Nolli (PdCI): “Edilizia scolastica e decreto del fare, serve vigilare sui lavori agli istituti”

Edilizia scolastica e decreto del fare, Francesco Nolli, segretario del partito dei Comunisti Italiani di Lucca, non risparmia critiche. “Siamo alle solite – sostiene -. Si spacciano per interventi di carattere straordinario quelli che, invece, dovrebbero essere ordinari. A guardare poi le risorse disponibili per  la provincia di Lucca, abbiamo il timore di intravedere alcune incongruenze. Possiamo, per esempio, condividere il fatto che per tre scuole della nostra Provincia ci siano disponibili 328.735 euro per interventi che si prospettano abbastanza pesanti? Pensare di riqualificare e mettere in sicurezza la Rodari con quella cifra ci pare una cosa un po’ difficoltosa. La nostra attenzione cade, ancora una volta, sull’annosa questione del cosiddetto decreto del fare in cui i lavori dovrebbero essere finanziati con i ribassi d’asta”.

“Siamo ancora alla riproposizione di un concetto che si basa soltanto ed unicamente sulla necessità di risparmi e non su quella di  adottare le misure che veramente servono. Abbiamo già spiegato in altre occasioni – prosegue Nolli – come la logica del ribasso, tanto cara al Pd ed ai governi che da Berlusconi fino ad oggi si succedono, sia una risposta sbagliata che vogliamo respingere. Ancora una volta denunciamo il disinteresse e la  colpevole sufficienza con cui tutto ciò che riguarda i provvedimenti relativi alla scuola pubblica viene esaminato. Di molto di più ha invece bisogno la scuola pubblica ma di questo non si parla, forse per non mettere a nudo la scarsa volontà di questa classe dirigente di rilanciare il ruolo, fondamentale, della scuola intesa non come privilegio ma come diritto, sancito, e non ancora cancellato, dalla nostra Costituzione.Una proposta però vogliamo avanzarla e si racchiude in alcune domande: Chi controllerà che i lavori siano eseguiti  nei modi più  opportuni? Quanto tempo ci vorrà perche siano ultimati? Sarebbe giusto, secondo noi, nominare, scuola per scuola, un comitato di sorveglianza che controlli appunto i tempi di realizzazione e la qualità dei lavori, costituito da rappresentanti delle Istituzioni, dai genitori e  dai rappresentanti sindacali di tutti coloro che operano nella scuola oggetto dei lavori.
Un controllo dal basso, democratico, che  possa interferire sulle modalità e sulle tematiche con cui questi lavori devono essere effettuati. Sarebbe bello, credo, da parte delle Istituzioni, sfruttare  anche questa opportunità per affermare i principi di partecipazione e di condivisione ampiamente sbandierati nei programmi elettorali e repentinamente nascosti nel cassetto all’indomani delle elezioni”.

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