Matteoli a Lucca: Da qui la riscossa di Forza Italia foto

Un appello al voto utile e contro l’astensione. Uno dei big di Forza Italia arriva a Lucca per spingere l’ultima settimana di campagna elettorale. E’ l’ex ministro Altero Matteoli, che alla Stella Polare, accompagnato dal consigliere comunale Marco Martinelli, dal vicepresidente del consiglio comunale Mauro Macera, dal responsabile comunale del partito, Gianluca Ghiglioni e dai candidati al consiglio regionale Giovanni Santini, Rossana Giusti ed Elisabetta Triggiani ha voluto dare il suo imprimatur per la fase più delicata nella corsa a Palazzo Panchiatichi. Mettendo nel mirino quella che definisce la cattiva amministrazione di Rossi in Regione e di Tambellini (“Il peggior sindaco – dice Matteoli – che la città abbia mai avuto”) in città e auspicando il ritorno a quell’isola bianca, Lucca, tradizionale traino del centrodestra in regione.

Ad aprire l’appello è proprio il consigliere comunale Marco Martinelli, che fa un appello a non disertare le urne: “A Lucca abbiamo avuto nel 2012 – dice – un esempio negativo del non voto. Tambellini, infatti, è stato eletto sindaco con poco più del 40 per cento dei votanti. Una minoranza che ha portato a Palazzo Orsetti un’amministrazione il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti”. 
Giovanni Santini, capogruppo uscente di Forza Italia in Regione, carica i simpatizzanti e sostenitori che si presentano all’appuntamento: “Il partito – ha detto in apertura dopo i ringraziamenti di rito – a Lucca c’è, nonostante una situazione nazionale non facile. Edè atteso da una stagione destinata alla semina, con tanta voglia di riscossa soprattutto dopo la sconfitta alle comunali del 2012 dovuta alla spaccatura del fronte di centrodestra. adesso serve una coalizione ed un partito coeso che serva di monito a tutti e stiamo lavorando in questo senso anche a Lucca, a livello provinciale e comunale. Questo significa che dobbiamo aprirci anche a possibilità di rientri all’interno del partito senza veti particolari, partendo da uelo che c’è, come gli amiche e le amiche che in questa campagna elettorale mi stanno seguendo con affettuosa vicinanza. Ricordo, peraltro che, a differenza di quello che qualcuno vorrebbe far passare, sono stato eletto coordinatore provinciale all’unanimità e che il partito esiste e funziona a tutti i livelli nel territorio. Siamo pronti a raccogliere tutte le pecorelle smarrite, ma partendo da una realtà che già funziona. E di questo do atto ai rappresentanti in consiglio comunale”. 
Quanto ai contenuto Santini dichiara di voler parlare alla testa delle persone e non alla pancia (chiaro riferimento ad alcune derive leghiste) e snocciola dei dati sull’amministrazione Rossi: “In termini di infrastrutture – spiega – la Regione Toscana ha riservato alla provincia di Lucca solo il 6 per cento delle risorse disponibili. Un dato vergognoso e offensivo. La piana fiorentina, invece, riceve il 51 per cento. Questo significa che un milione di abitati, su 3,6 milioni, riceve più dela metà delle risorse. Gli annunci, insomma, lasciano il tempo che trovano, in Regione come dal governo nazionale. Lo dimostrano la cancellazione delle risorse per la circonvallazione di Lucca e tante altre situazioni”.
Inevitabile anche un focus sul tanto contestato piano del paesaggio: “Abbiamo fatto una opposizione molto dura – ricorda Santini – contro un piano che ci costringe a una regione imbalsamata dal punto di vista dello sviluppo. Basti pensare che, praticamente, le norme inserite impediscono modifiche in altezza o in larghezza degli insediamenti industriali sulla Firenze – Mare. Ma per tutelare quale bene paesaggistico?”. Nel mirino anche l’imposizione fiscale, aumentata, dice Santini di 246 milioni di euro e la sanità: “Oltre allo scandalo Massa – dice Santini – siamo di fronte a liste d’attesa più lunghe e a ticket più alti Una situazione di non ritorno per cui è lecito aspettarsi una reazione dei cittadini nelle urne. Ce lo auguriamo in un momento non facile per noi e vogliamo per questo mettere una linea di difesa che si attesti sul Serchio per un partito che, facendo il suo dovere, ha l’aspirazione di presentarsi con grandi serenità ai prossimi appuntamenti elettorali”.
Infine un appello a “completare gli spazi”. Santini, infatti, invita ad appoggiare, come parità di genere vuole, oltre alla sua candidatura, anche quella di una donna. E accanto all’ex ministro ci sono anche Rossana Giusti, che vuole portare in consiglio la voce della scuola e l’avvocato Elisabetta Triggiani, che auspica la soluzione ai tanti problemi che la sua professione deve affrontare negli ultimi tempi.
Chiusura affidata ad Altero Matteoli, che auspica il ritorno del centrodestra al governo della città e a un’alzata di orgoglio nella corsa verso la Regione: “Negli ultimi anni – ricorda – per colpa anche del centrodestra, ci siamo trovati all’opposizione in una provincia dove si usa molto il termine moderati e in una città che non è certo di centrosinistra. Quando si perdono le elezioni non è colpa degli elettori che non hanno capito il messaggio, ma di chi si presenta e ci siamo interrogati su cosa è successo. Innanzitutto il presidente del consiglio è toscano e in molte manifestazioni, una anche a Lucca, ha attirato molte persone che conosco da anni e che erano sempre stati vicini al centrodestra. Mi sono chiesto come sia potuto accadere visto che finora Renzi non aveva fatto nulla se non, anche poco bene, il sindaco di Firenze e il presidente della Provincia. Poi alle europee c’è stato uno spostamento  in blocco verso Renzi e il suo partito ha assunto dimensioni gigantesche in Italia e in Regione. Ma oggi dopo mesi di governo quella simpatia sta venendo meno, perché la sua azione non risponde alle aspettative dei cittadini. La situazione economica è peggiorata, non c’è ripresa, si presentano costantemente dei buchi di bilancio da affrontare. Eppure anche in Toscana Enrico Rossi, da sempre antirenziano, è salito sul carro del vincitore. Nonostante i risultati pessimi dal punto di vista degli investimenti nelle infrastrutture. Perché la Livorno – Civitavecchia non si farà, o meglio si farà fino a Grosseto e lungo l’Aurelia. Non si farà la terza corsia della Firenze – Migliarino, già firmata dal governo Berlusconi. Non si fa la Fano-Grosseto, non si trasforma la Fi-Pi-Li che è, come si dice da queste parti “tutta poggio e buche”.
“Ci vuole un sasso nello stagno – conclude Matteoli – che può essere solo Stefano Mugnai. Per un’opposizione che deve costruire, mentre c’è un soggetto, come la Lega, che è sbarcato qui solo per distruggere”.
La ricetta per il rilancio del centrodestra, per Matteoli, è quella di tornare alla vicinanza con il territorio, non con le primarie, ma combattendo la crisi della politica. Con la speranza di ricostituire anche quella “diaspora” del centrodestra che ha creato partiti e partitini non in grado di incidere sulla politica nazionale.
C’è spazio anche per la polemica interna al partito lucchese, contro Maurizio Marchetti che si è assurto a “rottamatore” della attuale classe dirigente del partito: “E’ legittimo – dice Matteoli – auspicare a cambiare la leadership nel partito, a livello locale come regionale e nazionale, ma poi bisogna avere i numeri per farlo”. Santini preferisce non rinfocolare la polemica ma precisa alcune situazioni: “E’ sorprendente – dice – che chi ha fatto parte del congresso costitutivo, che è nel direttivo del partito locale, che il partito ha indicato per il coordinamento provinciale di Anci si presenti come paladino del rinnovamento quando mai ha avuto momenti di dissenso nel coordinamento provinciale”.

Il tour elettorale
Dopo la conferenza stampa la delegazione ha fatto tappa a Pontetetto, dove è accesa più che mai la problematica del contratto di quartiere quindi alla Cava Batano di Balbno, dove Terna progetta l’installazione di un nuovo elettrodotto. Matteoli e Santini hanno portato la loro solidarietà alle proteste di cittadini e comitato delle diverse zone.

 

Enrico Pace

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