Provincia, Giannini candidato del centrodestra. Fi è divisa

Dodici candidati consiglieri e un presidente condiviso in corsa per le elezioni provinciali del 20 settembre: ecco Alternativa civica, la lista unica del centro-destra capeggiata dal sindaco di Fabbriche di Vergemoli al suo terzo mandato, Michele Giannini, che è stata presentata questa mattina a Palazzo Ducale dallo stesso Giannini, dal sindaco di Montecarlo Vittorio Fantozzi, dal sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti, dal presidente di Lega Nord Toscana, Francesco pellati, alla presenza di alcuni dei consiglieri comunali in lista. Il centrodestra unito, sembrerebbe, muove i primi passi. Ma non è tutto oro che luccica: Forza Italia è spaccata per l’esclusione di alcuni nomi eccellenti, soprattutto al di là del Quiesa, e che, soprattutto, alle Regionali hanno avuto un atteggiamento “freddo” nei confronti di Marchetti, candidato consigliere e attualmente coordinatore provinciale. Il partito smentisce ufficialmente divisioni sorte sull’indicazione degli aderenti alla lista, ma la tensione all’interno di Forza Italia è palpabile. Tra l’altro, sempre per quello che riguarda gli azzurri, c’è da sottolineare che il malcontento – soprattutto in Versilia – è anche nei numeri. Delle 79 firme raccolte a sostegno del candidato presidente soltanto 14 vengono dalla Versilia, dieci delle quali da Pietrasanta.

L’investitura di Giannini. “Ho accettato la candidatura a presidente – ha spiegato Giannini- pur sapendo di essere penalizzato in questo ruolo, per dare spazio ai consiglieri comunali, perché a volte è necessario cadere per far sì che altri possano avanzare. Il messaggio che vogliamo lanciare è che il centro-destra può davvero rappresentare un’alternativa alla sinistra lucchese e che siamo in grado di organizzarci anche in condizioni sfavorevoli, come quelle poste in essere dal sistema di voto a queste provinciali”.
La lista del centrodestra. Ecco i nomi del listone: Sandra Paoli di Pescaglia per la Mediavalle; Simone Simonini di Molazzana per la Garfagnana; Mauro Macera di Lucca per Lucca; Giorgio Mura di Lucca per Lucca; Daniele Lazzareschi di Capannori per la Piana; Riccardo Giannoni di Porcari per la Piana; Maurizio Marchetti di Altopascio per la Piana; David Marcucci di Camaiore per la Versilia; Nicola Morelli di Massarosa per la Versilia; Maria Domenica Pacchini di Viareggio per la Versilia; Mimma Briganti di Pietrasanta per la Versilia; Alessandro Santini di Viareggio per la Versilia.
Voci di spaccatura in Forza Italia. Nonostante le smentite, le divisioni continuano a regnare nel centro-destra provinciale ma soprattutto negli azzurri, come dimostra l’esclusione dalla candidatura di personalità di spicco di Forza Italia, quali Rodolfo Salemi, capogruppo in consiglio comunale a Viareggio, Sisto Dati, storico consigliere di Massarosa e Paola Brizzolari, consigliera con delega alla cultura di Pietrasanta. A negare una connessione fra il mancato sostegno di questi ultimi a Marchetti alle regionali e la scelta di non includerli nella lista per le provinciali è lo stesso sindaco di Altopascio: “Non ravviso situazioni – ha detto – che ci possano accostare alla campagna elettorale per le regionali: si tratta di acqua passata, con risultati ormai acquisiti e le provinciali sono un fatto a sè”. Nello specifico, Marchetti ha chiarito che “Santini era il candidato indicato come candidato sindaco a Viareggio da Forza Italia, motivo per cui la scelta è ricaduta su di lui anziché sul collega Salemi. Per quanto riguarda Sisto Dati, invece, abbiamo fatto la scelta di andare verso un nome nuovo in una zona in cui da anni occupiamo un ruolo di minoranza”. Gli esponenti delle varie anime partitiche continuano comunque a mostrarsi fiduciosi nei confronti di un progetto di ricompattamento del centro-destra a livello territoriale. “La montagna ha partorito tre topolini – ha dichiarato Fantozzi, riferendosi alle liste presentate dal centro-sinistra -: una lista incompleta, una identitaria di una sinistra ormai non più presa in considerazione dall’onnipotenza del Pd e una che fa da stampella alla candidatura di Menesini. Dal canto nostro, invece, possiamo dire che un topolino ha partorito una montagna: abbiamo messo insieme una squadra di uomini e donne di provata esperienza, includendo consiglieri sia di maggioranza, sia di minoranza,e mirando a ricostruire la rappresentatività del centro-destra. Il nostro obiettivo è quello di lavorare alla realizzazione di una piattaforma programmatica che serva da stimolo anche per i Comuni e alla riaggregazione di un’area politica per chi non si riconosce nell’egemonia del Pd”. “Il segnale politico che stiamo lanciando-ha detto Marchetti- è che il centro-destra si è ritrovato in questo primo momento elettorale. Il sistema di voto promuove un quadro fortemente sbilanciato a sinistra, quindi sarà una lotta impari ma non per questo ci tiriamo indietro: continueremo a tenere la testa alta e a proporre un’alternativa alla sinistra, dato che abbiamo archiviato ogni soluzione che preveda accordi trasversali con l’opposizione”. Anche la Lega Nord ha deciso di aderire alla lista unica, sposando l’idea di una coesione che in futuro possa garantire maggiori consensi all’ala del centro-destra. “Dobbiamo considerarla una premessa per un futuro di coesione – ha affermato Pellati – cerchiamo soluzioni realistiche e concrete per far sì che Lucca possa tornare ad essere una città che presta grande attenzione ai ceti medi e agli italiani prima che agli stranieri”.

 Jasmine Cinquini


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