Minaccia, usura, estorsione. C’è un po’ di tutto nella storia che ha portato alla denuncia di un 40enne di origine rumena, residente a Sant’Anna, reo di aver vessato, arrivando alle minacce, un suo connazionale dopo avergli concessun prestito di 100 euro con la promessa di restituirne il doppio entro una settimana. La vittima non è stata in grado, in così poco tempo, di reperire la somma e restituirla al creditore ma questi gli aveva concesso una proroga in cambio dell’aumento del debito a 350 euro.

E qualche settimana dopo il creditore violento ha anche reso più pesante il suo ultimatum per la restituzione dei 200 euro inizialmente pattuiti. La vittima, anche se con difficoltà, ha accettato di pagare tale cifra entro al fine di giugno. I due si sono rivisti ma il 40enne da usuraio è diventato anche estorsore, perché aveva chiesto la somma di 500 euro (anziché i 200 convenuti), sostenendo di aver dovuto affrontare delle spese per effettuare il prestito, che in qualche modo doveva pur recuperare. Al diniego della vittima, il 40enne lo ha minacciato di morte, reiterando le minacce anche nei giorni successivi, estendendole anche ai parenti della vittima ma lasciando una evidente traccia informatica, perché in un paio di casi aveva inviato sms con evidenti toni minacciosi proprio alla vittima. Che, notevolmente impaurita, ha deciso di rivolgersi alla Polizia: la Squadra Mobile della questura ha avviato gli accertamenti del caso, al termine dei quali ha denunciato il 40enne, già noto agli investigatori lucchesi.