Impianto di compostaggio, Marchi (Udc): “Il sindaco si prende gioco delle istituzioni”

“Premesso, che noi dell’Unione di Centro lo abbiamo ripetuto più volte, siamo favorevoli alla realizzazione di un impianto di ultima generazione, d’intesa con Comune Provincia e l’Ato rifiuti, purché sia ubicato in zona idonea e distante dai centri abitati e purchè questo sia controllato per la tutela della salute pubblica dei cittadini capannoresi”. Questa la posizione dei consiglieri comunali Udc Giovanni Marchi e Paolo Rontani sull’impianto di compostaggio all’indomani delle rivelazioni di Insieme si può (Leggi l’articolo). “Apprendiamo, purtroppo dalla stampa, che una cordata di ditte hanno richiesto l’autorizzazione per la realizzazione di un impianto di carbonizzazione idrotermale (ex impianto di compostaggio) nella zona di Salanetti – spiegano i consiglieri -. Diciamo purtroppo, perchè l’amministrazione comunale non si è degnata di dare comunicazione in sede istituzionale di quanto soggetti privati avevano richiesto”.

Come al solito questo sindaco si prende gioco delle istituzioni ma quel che è peggio promette in campagna elettorale e in particolare ai cittadini di Zone che l’impianto non si farà a Salanetti, sapendo di mentire in quanto tutto è già partito e presumibilmente predisposto dall’amministrazione precedente. Non è pensabile infatti – proseguono Marchi e Rontani – che una ditta presenti documentazione alla Provincia il 31 luglio per la localizzazione di un mega impianto per lo smaltimento di rifiuti organici sul territorio di Capannori e l’ammnistrazione sia all’oscuro di tutto, quando sembra che lo stesso sindaco di Lucca Tambellini ne fosse al corrente. In cambio della ricompattazione del Pd, dopo le guerre interne, dopo che la giunta Del Ghingaro aveva barcollato a seguito dei dissidenti, per la localizzazione dell’impianto di compostaggio, ora la quadra è stata trovata, soggetti privati tolgono le ruote al compostaggio e costruiscono l’impianto a Salanetti e il Comune non può dire di no, essendo l’area secondo quanto predisposto dal Regolamento Urbanistico occupata dallo stabilimento a prevalente destinazione produttiva non ricadendo inoltre all’interno di alcuna area di vulnerabilità per fenomeni geomorfologici essendo identificata e classificata di pericolosità bassa. Lo stabilimento che realizzerà la Ditta Gielle srl sarà di 60mila tonnellate annue e dalle sue dimensioni si presuppone che non sarà un impianto intercomunale, ma servirà più province, con il conseguente aumento di traffico nella zona. Per molti anni l’amministrazione ha reputato Salanetti una zona non idonea all’impianto di trattamento dei rifiuti organici perdendo anche i i finanziamenti stanziati di 8 milioni di euro – concludono i consiglieri -, ora non si capiscono le ragioni per cui una ditta privata lo debba realizzare quando doveva essere un impianto pubblico che avrebbe dovuto di fatto diminuire la tariffa sui rifiuti dei cittadini capannoresi”.

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