Caso Asbuc, Puglia assolto chiede maxi risarcimento

Il sindaco di Vagli Sotto Mario Puglia è stato assolto con formula piena al termine del processo riguardante i casi dell’Asbuc e della Cooperativa Apuana relativi all’estrazione del marmo. Il pubblico ministero aveva chiesto 5 anni e l’interdizione dai pubblici uffici. Nel processo celebrato al Tribunale di Lucca il sindaco era accusato di vari reati tra cui concussione, abuso d’ufficio e peculato. In sostanza lo si accusava di aver manovrato illecitamente per far chiudere sia l’Amministrazione Separata dei Beni di uso Civico di Vagli sia la Cooperativa Apuana, che si occupa dell’estrazione del marmo.

La Coop però successivamente aveva deciso di ritirarsi dal procedimento. Il processo era iniziato nel 2010 ed è proseguito per cinque anni con l’audizione di decine di testimoni ed intercettazioni telefoniche ed ambientali. Alla fine però il sindaco di Vagli Sotto, che è stato difeso dallo studio legale Buffoni-Cardone e dall’avvocato Marzaduri, è stato assolto perché il fatto non sussiste. Dopo la sentenza Puglia ha sottolineato che si tratta della quarantesima volta che viene assolto da quando è stato eletto sindaco la prima volta e che chiederà un risarcimento di un milione e mezzo di euro al presidente della nuova Asbuc di Vagli e Stazzema, Giuliano Lorenzoni.

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