L’evoluzione della ruota: le gomme non si fermano mai

Il ciclismo può essere una perfetta combinazione di tecnologia, innovazione, tradizione, passione e competizione; tutti elementi che è possibile trovare nel colosso italiano Pirelli. Del resto, le parole del quartier generale parlano chiaro
“La nuova gamma di pneumatici ad alte prestazioni dedicati alla bici, si avvale del know how tecnologico di Pirelli, maturato in 110 anni di attività nelle competizioni. Un’expertise d’eccellenza che, nel mondo delle quattro ruote e delle due ruote a motore, ha portato la P lunga ad essere fornitore unico delle monoposto di F1 dal 2011 ed il più longevo fornitore di pneumatici della storia del Campionato mondiale Superbike, oltre a fornire 350 campionati nazionali e internazionali in tutto il mondo”. L’azienda guidata da Marco Tronchetti Provera, attuale vicepresidente di Mediobanca, ha scelto proprio il nome PZero (sigla che da oltre trent’anni denota tecnologia ed alte prestazioni) per una serie di pneumatici dedicati alle competizioni ciclistiche e, come vedremo più avanti nell’articolo, questo non sarà l’unico omaggio alla Formula 1.

L’azienda Pirelli non è nuova al mondo del ciclismo, la sua storia inizia anche da qui, dai primi pneumatici per biciclette nel 1890.
Durante il primo Giro d’Italia loro c’erano e sono stati presenti anche in vittorie importanti, come quella di Fausto Coppi nel 1950.
Certo, ci sono voluti più di due anni prima di poterci avvicinare al momento di poter provare questa nuova gamma di pneumatici ma appena saprete tutte le novità introdotte, il concentrato di know-how, capirete bene il perché.
Partiamo prima di tutto dai test, anche questi molto significativi e peculiari.
Mentre i pneumatici sono stati sviluppati nei laboratori R&D di Milano Bicocca, i test sono stati fatti anche outdoor, in Sicilia.
La Sicilia è infatti il posto migliore dove poter fare prove di questo tipo, poiché il manto stradale è molto vario. Ad esempio, al Nord di questa regione le strade sono costruite con materiali che derivano dal vulcano, risultando molto abrasive e con una forte aderenza. Questo tratta è estremamente importante per testare il grip, la resistenza al rotolamento e alla lacerazione.
Andando a Sud, invece, la strada diventa bianca e calcarea, la resistenza al rotolamento e al grip sono molto bassi, soprattutto quando il manto stradale è bagnato.
Salvatore Pennisi è il testing Director di questo team corposo, le sue parole durante un’intervista sono state “Io lavoro in Pirelli da 30 anni, ho sempre seguito le attività di testing occupandomi anche del marchio Metzler. Il mio team è composto da 35 persone, ma ovviamente non è soltanto a noi che si devono i risultati ma soprattutto ai protocolli di prova, agli approcci metodologici fidati e in continuo sviluppo nel settore moto, che abbiamo potuto reinterpretare per il settore bici”. Per quanto riguarda la zona in cui i test sono stati effettuati procede dicendo che “Noi siamo qui a Giarre, proprio alle pendici dell’Etna. È fondamentale il luogo perché ci dà la possibilità di utilizzare dei campi di prova giornalieri, potendo così lavorare 12 mesi l’anno per 365 giorni, outdoor. È un grossissimo vantaggio che oltre alla Sicilia, soltanto le isole spagnole hanno, ma soprattutto possiamo contare su dislivelli importantissimi appena fuori dalla porta di casa. In pochi possono lavorare sull’Etna con le sue 6 diverse possibilità di ascesa dai diversi versanti. I percorsi che quest’anno sono stati terreno di prova del Giro d’Italia, sono anche quelli utilizzati di noi come terreni di prova”.

Se già queste parole sono utili per farvi sentire rassicurati continuate pure a leggere, perché le meraviglie non sono finite.
Entrando nella struttura di questi pneumatici troveremo la prima novità, la molecola SmartNet Silica. Come si può intuire dal nome, è una molecola a base di silice che però presenta una differenza sostanziale rispetto quelle dello stesso genere, ovvero una forma a bastoncino e non sferica che consente di ottenere una rete ben ordinata all’interno della struttura, e non casuale (la silice ha una forma sferica).
La SmartNet Silica alla base della mescola dà diversi vantaggi durante le prestazioni, perché assicura buona scorrevolezza e direzionalità. Anche la tenuta sul bagnato ne giova e il reticolo stabile, che viene a crearsi grazie alla molecola che interagisce bene con il resto della mescola, fa sì che la gomma risulti resistente alle forature, evitando di aggiungere altri strati che renderebbero più pesante la struttura.

Pzero Velo sarà disponibile in tre colori diversi, un omaggio alla Formula 1.
Il Pzero Velo per il road racing è argentato, parliamo del modello più leggero e versatile dei tre, pensato sia per la competizione che per l’allentamento.
Il Pzero Velo TT ha l’etichetta rossa, la sua ottima scorrevolezza e il grip elevato, oltre all’impeccabile tenuta sul bagnato, lo rendono il più veloce e leggero della serie.
Il blu è il colore delle Pzero Velo S4, ovvero quattro stagioni, che assicurano alta resistenza alla foratura e un buon grip sul bagnato.

Pirelli anche questa volta fa sul serio e il suo ritorno nel ciclismo quest’anno si è fatto sentire persino nel Giro d’Italia, categoria Under 23.
Chi non vede l’ora di poter acquistare i nuovi pneumatici Pzero Velo può seguire il conto alla rovescia sul sito creato da Pirelli per questi nuovi, stupefacenti articoli.

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