Economia, cala export nel 2016 ma c’è cambio di rotta

Un drastico calo dell’export della provincia di Lucca, che registra il dato peggiore solo dopo Massa Carrara. E’ quanto emerge dai dati presentati nel Rapporto Ice 2016-2017 L’Italia nell’economia internazionale. Con riferimento alle singole province, le più dinamiche sono state nel 2016 Livorno (+17,0%), Pistoia (+3,6%), Prato (3,5%), Firenze (2,2%) che assomma un terzo delle esportazioni toscane. In crescita Grosseto (+1,4%) e Pisa (+0,3%). Diminuiscono invece le esportazioni di Arezzo (-1,0%), Lucca (-5,2%) e Massa Carrara (-10,1%).
In assoluto le esportazioni italiane di merci sono cresciute dell’1,2 per cento rispetto all’anno precedente. La crescita è stata trainata dal mercato europeo (+3,1%), mentre è diminuito il commercio verso i paesi extra Ue (-1,2%). La quota delle esportazioni italiane sul totale mondiale è leggermente aumentata, passando dal 2,8 al 2,9 per cento, mentre la quota sulle esportazioni dell’area dell’euro è rimasta invariata (11,1%). Anche per le importazioni si è registrato un andamento opposto fra il mercato comunitario (+1,8%) e i paesi extra Ue (-5,8%), portando a una complessiva diminuzione rispetto al 2015 dell’1,3 per cento. Nei primi sei mesi del 2017, invece, si registra un forte incremento delle esportazioni (+8% rispetto allo stesso periodo del 2016), aumento che interessa sia il mercato comunitario (+7,2%), ma in misura maggiore quello extra UE (+9,1%). Nello stesso periodo si riscontra anche il consistente incremento delle importazioni (+11,3%).

Le esportazioni della Toscana, che nel 2016 hanno superato quota 33 miliardi di euro, hanno continuato a crescere (+0,6%) per il terzo anno consecutivo, ma restando a livelli inferiori rispetto alla media nazionale (+1,2%). La quota sul totale delle esportazioni nazionali si è mantenuta stabile nel 2016 all’8,1%. Dal lato delle importazioni la Toscana ha registrato una contrazione rispetto al 2015 (-0,2%), più contenuta rispetto alla media nazionale (-1,3%).
Nel primo trimestre del 2017, le esportazioni hanno registrato una crescita robusta (+10,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le importazioni hanno segnato un +5,4%. Le esportazioni di prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori sono in forte aumento (+8,6%), trainate soprattutto dal cuoio (+15,4%) e dalle calzature (+5,2%). Si contraggono le esportazioni di macchinari e apparecchiature (-5,6%) e dei metalli di base (-4,6%). Nel settore alimentare (+2,6%), sono andate particolarmente bene le bevande (+6,5%). Vistoso l’incremento dell’esportazioni di mezzi di trasporto (+31,9%), dove ripartono navi e imbarcazioni. Dopo un 2016 negativo, riparte anche la gioielleria (+3,8%) e la carta (+2,7). Infine, si segnala l’impennata delle esportazioni di prodotti farmaceutici (+101,6%) e di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (693,5%).
Con riferimento ai principali mercati di sbocco, le esportazioni della Toscana nel 2016 hanno vissuto andamenti eterogenei. I flussi verso l’Unione Europea sono cresciuti del 4,1%, con andamenti diversi nei primi due mercati europei (Francia +13,5%, Germania -0,8%). Fra i paesi extra Ue (-2,1%), le esportazioni verso gli Stati Uniti (secondo mercato di sbocco della regione) hanno segnato una crescita del 10,2%, seguite da quelle verso la Svizzera (+18,9%, terzo mercato per importanza), Turchia (+2,9%) e Giappone (+3,8%). In calo invece le esportazioni di prodotti toscani verso gli Emirati Arabi Uniti (-1,4%), Hong Kong (-5,7%), Cina (-6,6%), Corea del Sud (-41,6%) e Russia (-43,1%).
A livello settoriale, il sistema moda, cui afferisce circa un terzo delle esportazioni toscane, ha registrato un calo nelle proprie esportazioni (-1,3%), dovuto principalmente al cuoio conciato e pelletteria (-4,9%), alla gioielleria (-2,7%) e ai prodotti tessili (-0,3%), mentre sono andati bene gli articoli di abbigliamento (+2,5%) e le calzature (+0,8%). I macchinari e apparecchi, secondo per controvalore di export, ha visto un andamento negativo (-4,3%). I mezzi di trasporto hanno conosciuto una ottima performance (+4,3%), in particolare gli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+24,4%). La metallurgia, ha registrato una crescita sostenuta (+8,5%), laddove il settore alimentare conferma la propria crescita anche nel 2016 +2,9%. Altri settori particolarmente dinamici sono stati la farmaceutica (+10,3%), la chimica (+4,3%) e la gomma-plastica (4,1%). Nel 2016 la Toscana ha esportato meno apparecchi elettrici (-9,5%) e meno mobili (-4,1%).
Positivo per la Toscana anche il dato relativo all’ esportazione di servizi: il valore delle vendite all’estero nel 2016 si è attestato sui 5,8 miliardi, con una crescita del 6,9 rispetto all’anno precedente. Gli operatori all’esportazione ammontano a 19918 unità nel 2016, con un valore medio esportato per operatore di 1,67 milioni di euro.

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