Snaitech riapre procedura di licenziamento collettivo

Più informazioni su

Riaprire una nuova procedura di licenziamento collettivo. E’ questa la prospettiva che Snaitech ha illustrato stamani (19 ottobre) ai sindacati incontrati alla sede di Confindustria a Firenze, dove è tornato a riunirsi il tavolo sulla crisi dell’azienda. L’intento, ha spiegato l’azienda, è quello di rinnovare gli ammortizzatori sociali a quanti finora (14 lavoratori in tutto, di cui 11 alla sede di Porcari) si trovano in Fis (a zero ore o a rotazione). Un effetto dell’accordo che era stato siglato nel maggio scorso e che di fatto aveva sospeso gli esuberi fino alla fine di dicembre. I sindacati presenti all’incontro hanno ribadito il loro no e domani al termine delle assemblee con i lavoratori decideranno il da farsi.

“L’azienda – conferma Massimo Braccini, coordinatore nazionale della Fiom al tavolo Snaitech – ha comunicato l’intenzione di aprire una nuova procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori che ad oggi si trovano collocati in cassa integrazione fino a dicembre nelle sedi di Milano, Roma e Porcari poiché ad oggi non intravedono facili soluzioni a breve e ritengono che vi sia un esubero strutturale. La scorsa procedura di mobilità vedeva interessati 66 lavoratori e venne trovato un accordo sindacale che non prevedeva licenziamenti se non volontari. Ad oggi sono interessati alla cassa integrazione 13 lavoratori e riteniamo che l’azienda stia proprio sbagliando ad aprire una nuova procedura. Contestiamo questa forzatura aziendale, mettendo in evidenza che non vi sarà assolutamente nessuna possibilità di trovare accordi sindacali che prevedono licenziamenti. Vi sono ancora dei mesi di tempo per trovare soluzioni alternative e di garanzia per tutti i lavoratori e per chiudere definitivamente la fase di crisi a tutti gli effetti”.
“Respingiamo fermamente – aggiunge Narcisa Pellegrini, coordinatrice nazionale della Fim Cisl al tavolo Snaitech – la proposta fatta dall’azienda, che è tornata al tavolo imponendo ancora una volta la propria posizione. Siamo convinti che altre soluzioni siano possibili: ci confronteremo con i lavoratori e decideremo le iniziative più adeguate da assumere per contrastare la nuova procedura”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.