Wwf certifica miglioramento impatto ambientale di Sofidel

Sono stati pubblicati, e sono tutti in positivo, nei giorni scorsi i dati dell’edizione 2017 dell’Environmental paper company index di Wwf, lo strumento biennale proposto dall’organizzazione ambientalista alle aziende del settore cartario e della cellulosa per valutare e rendere pubblico su base volontaria l’impegno in materia ambientale e di trasparenza. I risultati sono disponibili – in lingua inglese – sul sito di Epci.

Sofidel, gruppo cartario noto per il brand Regina, ha ricevuto da Wwf una valutazione complessiva di 76,6 punti su 100, che migliora di 10,4 punti lo score assegnato nell’ultima rilevazione del 2015. Sofidel ha migliorato il proprio punteggio in tutte e tre le sottocategorie monitorate – approvvigionamento responsabile di cellulosa, clean manufacturing e Reporting & EMS (Environmental management system) – dimostrando che le politiche di sostenibilità implementate stanno andando nella giusta direzione.
Su una scala da 0% a 100%, Sofidel ha ottenuto il punteggio di 72 per cento per quanto riguarda l’approvvigionamento responsabile di cellulosa (a fronte del 68 registrato nel 2015), il 79 per cento nella categoria clean manufacturing (era al 72 per cento nel 2015) – che tiene in considerazione il ridotto impatto ambientale dei processi produttivi – e il 79 per cento per quanto riguarda la sezione Reporting & Ems (58 per cento nel 2015).
Da tempo Sofidel fa della sostenibilità una leva strategica di sviluppo e di crescita, ponendosi l’obiettivo di ridurre al minimo i propri impatti ambientali e massimizzare i benefici sociali. Le azioni di Sofidel si sono particolarmente concentrate sul contenimento delle emissioni climalteranti, sulla tutela della risorsa idrica e sull’approvvigionamento di cellulosa certificata da terze parti indipendenti con schemi di certificazione forestale.
Oltre a quanto verificato da Wwf nell’ambito dell’Environmental paper company index, ad oggi Sofidel ha ridotto del 19,1 per cento la propria carbon intensity – intesa come riduzione delle emissioni dirette di Co2 in atmosfera tra il 2009 e il 2016 per kg di carta prodotta – ha raggiunto un utilizzo medio della risorsa idrica di 7,0 chili per litro, a fronte di un benchmark di settore di 15-25 l/kg, e si approvvigiona al 100 per cento di cellulosa certificata da terze parti indipendenti con schemi di certificazione forestale (Fsc, Fsc Controlled Wood, Sfi, Pefc).

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