Conflavoro Pmi, realtà in crescita: 17mila associati in più

Una rete di 54 mila aziende associate su tutto il territorio nazionale, 17mila in più in un biennio. Oltre 800mila addetti appartenenti ai maggiori settori economici del paese. Più di 650 collaboratori che si impegnano a tempo pieno, in 18 regioni e 68 province, per garantire alle piccole e medie imprese il supporto e la rappresentanza che meritano.
Questi sono solo alcuni dei numeri che fotografano l’incremento costante di Conflavoro Pmi. I dati del bilancio al 31 dicembre sono stati presentati durante l’ultima assemblea straordinaria dell’associazione datoriale presieduta da Roberto Capobianco.

“Siamo entusiasti della crescente fiducia che le aziende italiane ripongono in noi. E’ la conferma che Conflavoro Pmi sta navigando sulla rotta giusta e porta effettivi vantaggi agli imprenditori. La nostra voglia di fare è enorme – afferma il presidente nazionale Roberto Capobianco – Abbiamo intenzione di continuare a fornire il nostro apporto per cambiare un sistema economico e lavorativo logoro, fermo a norme e concetti di un secolo fa”.
“Il nostro modo di pensare e di agire – prosegue è totalmente differente rispetto a quanto si è visto finora in Italia. Conflavoro Pmi ha un piede ben saldo nel presente e un altro già nel futuro: guardiamo al domani tenendo bene a mente gli errori che hanno portato il Belpaese sull’orlo del baratro. Siamo nati nello scetticismo generale, quando la crisi era nel pieno della sua forza distruttiva. Da più parti ci veniva chiesto quale fosse il senso di creare un’associazione di categoria in un momento così drastico. Un momento dove la crisi della rappresentanza datoriale era acuta come mai prima. Dove l’assenza di lavoro era diventata la regola e non più l’eccezione. La nostra risposta è sempre stata ferma: c’era bisogno di rimboccarsi le maniche, a fatti e non a parole, e Conflavoro Pmi nasceva per questo. Rispondevamo che l’Italia non si sarebbe mai ripresa se il lavoro e chi lo crea, cioè le piccole e medie imprese, non fossero state rimesse al centro di tutto. Dicevamo agli imprenditori ciò che nessuno stava più dicendo loro. E quindi molti, moltissimi imprenditori dei più svariati settori merceologici hanno deciso, col tempo, di scommettere su Conflavoro Pmi. Di fidarsi di noi. Si sta dimostrando una vittoria reciproca. Oggi la strada verso la serenità resta ancora molto impervia. Però insieme – conclude il presidente Capobianco – abbiamo una voce più forte per presentare le nostre istanze”.
“Continueremo le nostre battaglie – conclude Capobianco – per una nuova e ridotta pressione fiscale, per una rivisitazione completa del sistema burocratico e per il taglio del costo del lavoro. Questi sono gli obiettivi primari per ripartire, non ci stancheremo mai di perseguirli. Vogliamo fare una promessa ai nostri associati e a tutte le aziende che rappresentiamo: se resteremo fianco a fianco usciremo insieme dalla crisi e, finalmente, riporteremo il nostro paese in alto, dove merita di stare”.

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