Lucca e Toscana, quanto si spende al gioco d’azzardo?

Sebbene Lucca e la Toscana non siano certamente ai primi posti nazionali per quanto concerne la spesa pro capite nel gioco d’azzardo, dalle più recenti statistiche del settore è infatti emerso come in Toscana il gaming online e offline riconducibile al già rammentato azzardo non sia poi così raro (anzi).

A dimostrazione di tale sensibilità, il fatto che nel corso di un anno nella regione si spendano circa 4,5 miliardi di euro tra slot, blackjack, videopoker, scommesse e tutti quei giochi nei quali gli utenti ripongono alterne speranze.

Certo è che le medie celano altresì delle prestazioni particolarmente eccellenti (o meno, a seconda di come la pensiate). Per esempio, è recentemente emerso come Prato sia la provincia italiana nella quale si gioca di più a slot machine in Toscana e in tutta Italia, mentre a Montecatini ogni abitante gioca circa 4.600 euro l’anno al gioco d’azzardo.

Extra performance a parte, la Toscana è oggi la settima regione italiana come spesa complessiva nel settore delle sole slot di vecchia e nuova generazione, con un incasso di quasi 3,5 miliardi di euro da parte dei gestori di queste “macchinette”.

Ma come si posiziona Lucca in questo scenario? Lasciando fuori dal contesto Firenze, che è la provincia dove si spende in più in assoluto (771 milioni di euro) e Grosseto, che è invece quella dove si spende di meno (153 milioni di euro), Lucca si posiziona nella media territoriale. Analizzando però i dati pro capite, Lucca sale al terzo posto in questa speciale classifica, dietro l’inarrivabile Prato e la più vicina Massa – Carrara. E, soprattutto, davanti Pistoia, Livorno, Firenze, Pisa, Arezzo, Grosseto e Siena.

Peraltro, la statistica di cui sopra lascia fuori dall’analisi un settore in fortissima crescita quale quello delle slot online: gli operatori che si dedicano (anche) a questo comparto sono numerosissimi, e chi ha interesse non avrà certamente fatica nel trovare anche ciò che maggiormente può essere in grado di soddisfare le proprie ambizioni ludiche.

Sul podio dei principali broker ludici troviamo Lottomatica, Sisal e Pokerstars, con i primi due operatori abbastanza vicini alla doppia cifra (rispettivamente 9,4% e 9,1%) come quota di mercato, e Pokerstars un pò più attardata al 6,9%. Tale ultimo operatore, peraltro, ha potuto beneficiare di un’improvvisa impennata del business del poker a torneo online, che negli ultimi mesi sembrava aver battuto parzialmente la fiacca, a beneficio del poker cash.
E per il futuro? Il 2018, a detta di tutte le principali analisi del settore, dovrebbe poter permettere un naturale prolungamento di quanto già avvenuto nel corso del 2017. Pertanto, la spesa complessiva nel settore e la spesa procapite dovrebbero tornare a crescere on una buona lena, per la gioia degli operatori di questo mercato e, magari, per quella dei fortunati vincitori. L’online farà naturalmente la parte del maggior traino, grazie anche alle nuove piattaforme mobili, in grado di aprire nuovi margini di entertainment d’azzardo nei confronti di coloro i quali hanno voglia di tentare la fortuna da smartphone o tablet.

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