Crisi Papergroup, 150 lavoratori temono i licenziamenti

Sale la preoccupazione tra i 150 dipendenti che lavorano nei tre stabilimenti di Capannori della Papergroup Spa che, ormai da quasi 3 mesi, ha depositato in tribunale la domanda di ammissione al concordato in continuità e in bianco per la quale si sta attendendo la decisione per la sua ammissione o il respingimento, fatto quest’ultimo che aprirebbe uno scenario drammatico per i lavoratori.
A testimoniare la preoccupazione è Simone Tesi di Slc Cgil di Lucca, insieme alla Rsu aziendale: “L’ammissione alla procedura concorsuale non elimina la possibilità che venga operata una ristrutturazione che ridurrebbe la capacità produttiva e determinerebbe la perdita di posti di lavoro – osserva -. E’ il dato che emerge dal confronto tra il sindacato e i rappresentanti dei lavoratori da una parte con Tissue Tech, l’azienda che, al momento, ha rilevato in affitto gli stabili dalla Papergroup e sta portando avanti l’attività, e  i professionisti incaricati di seguire il percorso di elaborazione della proposta concordataria da presentare al tribunale, entro termini che devono essere ulteriormente ridefiniti, sulla base della richiesta di una proroga della scadenza fissata per legge”.

“Tra tutte le problematiche e le incertezze che segnano questo difficile cammino e che i lavoratori devono subire, senza aver fatto niente per ritrovarcisi – sottolinea il sindacato -, c’è l’evenienza che, nonostante un’eventuale ammissione al concordato, gli organi della procedura, insieme a Tissue Tech che ha in affitto l’azienda, decidano per una ristrutturazione da subito,senza mettere in conto azioni che puntino ad un recupero degli ordinativi persi, fatto che potrebbe giustificare la richiesta di ricorso alla cassa integrazioni guadagni straordinaria, che servirebbe, non solo a tenere dentro i dipendenti, ma anche a sgravare di alcuni costi importanti l’azienda, facendola muovere più liberamente dal punto di vista industriale e rimandare ad un secondo momento la valutazione sulla necessità di operare tagli del personale. Su questo tema si è accesa una forte discussione al tavolo del confronto nel tentativo di far ragionare i nostri interlocutori, riportando quello che è il clima difficile che si respira negli stabilimenti. Su questo siamo decisi a dar battaglia ed è per questo che abbiamo informato per le vie brevi l’amministrazione provinciale alla quale abbiamo chiesto con urgenza un incontro, per informarla e chiederle di interessarsi formalmente di questa crisi, per dare una mano a trovare soluzioni nell’interesse di tutti e nella salvaguardia dei posti di lavoro”.

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