Snaitech, i sindacati chiedono il nuovo contratto

Si è svolto oggi (6 marzo) a Firenze nella sede di Confindustria, un incontro tra Snaitech ed il coordinamento sindacale nazionale, per chiedere il rinnovo del contratto. L’azienda nel recente passato è stata vittima di una crisi, a seguito di una serie di fusioni di varie aziende del gruppo ed altre acquisizioni, che ha coinvolto anche diversi lavoratori lucchesi e che adesso sembra essere sulla via del risanamento. I sindacati hanno presentato all’azienda, per la prima volta, la piattaforma per il rinnovo del contratto aziendale unico per tutte le sedi in Italia. 


“Nella piattaforma – spiega Massimo Braccini coordinatore nazionale della Fiom – chiediamo che sia riconosciuto il diritto alla formazione professionale e che sia istituita un’apposita commissione, che nel caso di nuove assunzioni non sia applicato il jobs act e che i lavoratori nuovi assunti siano parificati in termini di diritti ai lavoratori già in forza prima dell’entrata in vigore di questa normativa”.
Nella piattaforma vengono inoltre richiesti miglioramenti sui congedi parentali, in caso di malattie, visite mediche e il miglioramento del welfare aziendale. Viene richiesto di regolare contrattualmente lo smart working, di estendere la sanità integrativa a tutti i lavoratori, di regolare e migliorare il trattamento di trasferta e dei trasferimenti attraverso più garanzie per i lavoratori e definire un premio di risultato che possa dare aumenti salariali certi ai lavoratori.
I sindacati chiedono infine che vengano rafforzate e consolidate le relazioni sindacali su tutte le problematiche aziendali e che vi siano informazioni preventive riguardo a eventuali cambiamenti degli assetti societari o cessioni di attività. Ci sono infatti voci sempre più insistenti di una possibile cessione delle quote di maggioranza ad un gruppo interessato.
“L’azienda ha preso atto della piattaforma e si è dichiarata disponibile ad aprire un negoziato a livello nazionale – ha aggiunto Braccini -. Aaperta a voler instaurare corrette relazioni sindacali ed a comunicare preventivamente qualsiasi cambiamento aziendale. Le aziende legate al settore del gioco restano un settore complesso. Andrà capito, anche in riferimento al nuovo quadro politico, quali cambiamenti potrebbero avvenire visto che le attività sono legate al rilascio di concessioni pubbliche”.

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