Cei: “Nuovo governo sostenga la crescita industriale”

Il paese di fronte alla quarta rivoluzione industriale, quella dell’industria 4.0. A parlarne è Lido Cei, ad di Idea Service Srl, l’azienda che si occupa di finanziamenti alle imprese.
“Nella seconda meta del Settecento – dice – nacque la prima rivoluzione industriale con l’avvento della macchina a vapore, la seconda rivoluzione industriale viene fatta decorrere dal 1870 caratterizzata dall’utilizzo dell’energia elettrica, del petrolio e di prodotti chimici che certamente rivoluzionò il modo di fare impresa. La terza non è mai stata mappata ufficialmente ma è legabile all’avvento dell’elettronica. Siamo ora a affrontare la quarta rivoluzione industriale sotto il nome di piano nazionale industria 4.0 ora definita Industria 4.0, che inizia ufficialmente nel 2017 e che vede protagonista l’automazione e la digitalizzazione delle imprese ossia, in una sola parola, la tecnologizzazione dell’industria”.

“Operativamente parlando – spiega Cei – occorre dire che questa rivoluzione non investe solo il processo produttivo ma, grazie alla accresciuta capacita di interconnettere e far cooperare tutte le risorse interne alla fabbrica determina una profonda rivisitazione dei modelli di business e di approccio al mercato globale. Possiamo ben dire, alla luce degli straordinari risultati fin qui ottenuti in materia di crescita industriale che la quarta rivoluzione è decollata spinta dalla grande mole di incentivi diretti e indiretti che i governi recenti hanno messo a disposizione. Occorre un progetto paese avviando una stagione di corresponsabilità di cui l’industria deve farsi carico, e prima di ciò vedo personalmente una “testa 4.0″. La mole di risparmi fiscali messi in campo a sostegno della crescita industriale stanno creando, seppur lentamente, una maggior capitalizzazione che è prodromica alla crescita economica più generale (Ace) i cui benefici si avvertiranno nel prossimo futuro”.
“Per concludere questa riflessione – conclude Cei – auspico che qualunque maggioranza parlamentare chiamata a sostenere il governo del paese tenga conto dei risultati acquisiti con sofferenza negli ultimi anni e voglia ripartire da questi per consolidare la crescita e contribuire alla uscita del paese dal tunnel della crisi proiettandolo verso il futuro. Solo vivendolo come una opportunità e non come una paura, aprendosi e non chiudendosi tra le nostre quattro mura, possiamo ambire ad occupare un posto di rilievo nel panorama mondiale economico che ci spetta per la nostra storia passata e anche recente”.

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