Cammini e percorsi, idee per un diario di viaggio fai-da-te

Assistiamo, da qualche anno, a una riscoperta dei cammini devozionali europei. Sempre più persone decidono di intraprendere, a piedi, il cammino verso Santiago de Compostela o quello della via Francigena. Un’esperienza che trascende il valore religioso e assume, simbolicamente, quello di un percorso verso una rinascita. Il cammino è anche tempo da dedicare al soliloquio, alla contemplazione, all’ascolto autentico di sé, diverso dalla passeggiata in città o da quella della domenica – che ha necessariamente tempi diversi, sempre più spesso velocizzata con l’aiuto dell’hoverboard migliore o di una bicicletta.

Per questo è consigliabile portare con sé un diario sul quale annotare le proprie riflessioni e conservare fotografie e ricordi del percorso. Si può decidere di utilizzare una app di note sul proprio smartphone oppure costruirsi un personale travel journal organizzato secondo le proprie categorie. La realizzazione fai-da-te è preferibile se si vuole conferire personalità al proprio diario. Anzitutto, per la copertina bisognerà procurarsi due cartoncini spessi almeno 3 millimetri, grandi quanto un foglio A4 piegato, da decorare a piacimento con collage, scritte, adesivi, carta da regalo. L’importante è utilizzare il nastro bioadesivo e non colle ad acqua che potrebbero sciupare la consistenza del cartoncino. Sul lato della copertina che si rivolgerà all’interno del diario, sarà utile incollare delle buste di plastica dove riporre documenti o biglietti. Dovremo infine rinforzare i bordi con dei nastri adesivi (anche decorati, perché no) e fare dei fori sulle due copertine a 5 centimentri dal lato superiore e 5 da quello inferiore. A questo punto bisognerà procedere con le pagine interne, che dovranno essere almeno un centimetro per lato più piccole rispetto alla copertina; anche quelle andranno forate e centrate rispetto alle copertine, per poter fare passare gli anelli da rilegatura in mezzo. Le pagine dovranno essere intervallate da bustine vuote dove riporre biglietti, fiori, foglie e tutto quanto, di piccole dimensioni, si voglia letteralmente portare con sé durante il cammino. Una volta ultimato l’assemblaggio del diario, è possibile suddividerlo, a piacimento, in sezioni interne – lasciandone sempre almeno due senza titolo, per lasciarsi ispirare in libertà dalle emozioni del viaggio. Episodi, paesaggi, compagni incontrati; ma anche riflessioni, spunti, preghiere. Ultimo, ma non in termini di importanza, sarà lo spazio da lasciare nel diario alle spese che si sono sostenute. Benché lungo i percorsi europei esistano numerosi punti adibiti all’accoglienza dei pellegrini a costi contenuti (dai 12 a 20 euro per notte), sarà sempre opportuno annotare tutto per non rischiare di avere brutte sorprese quando, al rientro, ci ritroveremo a ‘fare i conti’.

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