Rsa Villa S. Maria, verso protocollo per salvare i posti

Si lavora ad un piano occupazionale per salvare il maggior numero possibile di posti di lavoro e si stanziano 30 nuove quote sociali per l’assistenza degli anziani. Su questi fronti si sta muovendo il Comune di Lucca, dopo la decisione di chiudere per affidare in concessione la Rsa Villa Santa Maria. E’ quanto emerso questo pomeriggio (16 aprile) nel primo incontro fra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Michele Massari per Fp Cgil, Pietro Casciani di Uil Fpl, Giovanni Bernicchi di Fisascat Cisl, Stefania Falegni di Fp Cisl), e il Comune di Lucca, rappresentato dall’assessore al sociale Lucia Del Chiaro e dal dirigente del settore Graziano Angeli e alcune delle principali cooperative che si occupano di assistenza agli anziani.

L’assessore ha illustrato il lavoro svolto in queste settimane dal tavolo che ha incontrato separatamente ogni cooperativa riportando le disponibilità per la definizione di un piano occupazionale su base territoriale. Il Comune da parte sua si è impegnato a stanziare 30 nuove quote sociali in modo da permettere a un numero crescente di anziani di essere assistiti e conseguentemente anche di stimolare nuove assunzioni nel settore. “Nel prevedere che gli impegni del Comune possano dare un sostanziale contributo alla risoluzione della questione – si legge in una nota -, le organizzazioni sindacali hanno dichiarato la convinzione che la soluzione della vertenza possa passare attraverso la sottoscrizione di un protocollo condiviso per la ricollocazione del personale. L’assessore ha ringraziato tutti per la disponibilità dimostrata. In pieno accordo con i sindacati è stato deciso di convocare nuovamente il tavolo fra pochi giorni per un ulteriore incontro, in modo da verificare le effettive disponibilità ed elaborare una proposta condivisa di documento”.
Va alla carica il consigliere M5S Bindocci che chiede che sia dato seguito alla mozione approvata in consiglio comunale: “Il Consiglio Comunale sulla questione delle Rsa aveva dato poche ma chiare indicazioni, da quello che sembra stia emergendo la strada battuta sarebbe un’altra e questo non può andare bene. Sembra che si stia facendo di tutto per chiudere la struttura e non dare più proroghe, mentre invece doveva darsi una ultima proroga per fare il bando (in cui prevedere ristrutturazione) e fino a che non veniva fatta assegnazione andare avanti come è accaduto in questi anni. Nel Vonsiglio si è votato di valutare al più una porzione di Campo di Marte. E la dicitura votata da tutto il Consiglio Comunale di valutare con legali e dirigenti la soluzione che garantiva i posti di lavoro, ma sopratutto di agire conseguentemente, voleva dire proprio questo… invece si parla di chiudere e licenziare tutti favorendo al più percorsi di ricollocamento”.
“Esperienza già vista – aggiunge – con le altre due Rsa e rivelatasi in gran parte fallimentare. Ogni percorso che non prevede passaggi di personale diretti o cambi di appalto è un errore. La ventilata contestuale apertura di una residenza per anziani nelle vicinanze è quanto meno una curiosa combinazione da approfondire. Insomma l’invito estremo alla giunta ed al sindaco è quello di salvare una accoglienza per gli anziani e di salvare i posti di lavoro, ma l’inperativo democratico è quello di tener presente quanto si è votato. La giunta e il sindaco devono tenere recente quanto deciso insieme. Per cui l’unica soluzione coerente è un’altra proroga, va costruito il bando, va fatto il passaggio di personale e poi sotto il nuovo gestore fare i lavori, il personale sarà già assunto e si potrà utilizzare in quel periodo gli ammortizzatori sociali. In questo modo si salvano luogo, e posti di lavoro. Non vorremmo che vi fossero interessi a fare diversamente. Altrimenti non capiamo perché si voglia percorrere un’altra strada. Per questo cercheremo di incontrare insieme ad altri colleghi i dipendenti, che non vanno lasciati soli, ma che meritano insieme agli anziani la solidarietà di tutta la città.
Perché se si può perdere il lavoro per la crisi, non è accettabile perderlo per una cattiva amministrazione”.

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