Turismo, negli alloggi Airbnb 50mila visitatori in un anno

Sono 50mila i visitatori che in un anno alloggiano dagli host della rete di Airbnb.
E’ questo quanto emerge ai dati relativi alla propria presenza in oltre 300 città e 80 paesi nel mondo. L’indagine, relativa al 2017 e disponibile online, ed è parte dell’impegno assunto dalla società a collaborare fattivamente e in trasparenza con le amministrazioni pubbliche in tutto il mondo a quantificare i benefici che il turismo sostenibile produce alle famiglie e alle comunità locali. Tra le tante città analizzate, anche Lucca: qui, nel 2017, sono stati accolti 50mila visitatori, provenienti da oltre 108 nazioni diverse. A Lucca, l’host tipico affitta per 23 notti l’anno, con un guadagno medio di circa 2400 euro.

Panoramica della community globale di Airbnb
Sono 4,85 milioni gli annunci disponibili in oltre 191 paesi oggi in piattaforma. Secondo un sondaggio di Airbnb presso la sua community, la maggior parte degli ospiti ha dichiarato di aver scelto Airbnb per poter vivere come una persona del luogo (79 per cento), e perché più conveniente rispetto all’offerta turistica tradizionale (89 per cento). Oltre la metà (53 per cento) degli ospiti dice di aver speso presso attività locali quanto risparmiato in fase di prenotazione, con il 44 per cento di tutti gli acquisti effettuati in prossimità del luogo di soggiorno anziché presso i tradizionali distretti turistico-alberghieri.
Chris Lehane, global head of ppolicy and communications di Airbnb, ha spiegato: “Il business dei viaggi e del turismo registra tassi di crescita superiori alla maggior parte degli altri settori; è cruciale perciò che più persone possibile possano beneficiarne. Oggi però non tutte le forme di turismo sono uguali. Airbnb costituisce un’alternativa più democratica rispetto al tradizionale turismo di massa che da decenni fa sentire i suoi effetti alcune città”.

Airbnb in Italia
Con 7.850.000 arrivi nel 2017, la community italiana ha accolto ospiti da oltre 150 paesi. Il tipico host ha guadagnato 2284 euro, condividendo la sua casa in media 25 giorni. Sono invece 3.247.000 le gli italiani che hanno scelto Airbnb per visitare altre destinazioni.

Iniziativa per il turismo sostenibile
La diffusione dei dati coincide per Airbnb con la presentazione dell’Iniziativa per il turismo sostenibile (Office of Healthy Tourism), un programma inteso a favorire, attraverso partnership e azioni mirate, la diffusione di un modo di viaggiare autentico e rispettoso in tutti i paesi del mondo, a beneficio dell’economia delle comunità locali e delle destinazioni meno conosciute, favorendo abitudini di viaggio che aiutino a preservare l’ambiente.
“Airbnb crede in un tipo di turismo locale, autentico, diverso, inclusivo e sostenibile – aggiunge Lehane – Un turismo di qualità come il nostro – che aiuta il bilancio familiare degli host, promuove i piccoli centri e diffonde la cultura dell’ospitalità – è a beneficio di tutti: destinazioni, residenti, viaggiatori”.

 

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