Fatturazione elettronica, Cna: “Serve un rinvio”

E’ fissato per il primo luglio prossimo l’avvio della fatturazione elettronica obbligatoria per le aziende distributrici di carburante e per i subappaltatori. Nonostante le associazioni di categoria stiano premendo per un rinvio – se non dovesse essere accettato nei prossimi giorni – queste aziende saranno le prime che affronteranno una novità che viene definita da più parti “epocale”.
“L’obbligatorietà per tutte le imprese – commenta Andrea Giannecchini, presidente provinciale della Cna di Lucca – partirà dal primo gennaio 2019, ma questa prima scadenza impatterà in modo pesante sulla gestione amministrativa delle imprese, se pensiamo che ad oggi solo un 5% delle aziende utilizza, peraltro spesso in modo solo parziale, la fatturazione elettronica. La notizia è nota, ma non con la diffusione che meriterebbe, visto che avrà un impatto pesante su tutte le imprese, grandi e piccole, anche se saranno queste ultime a pagarne più pesantemente gli effetti”.
Dal punto di vista operativo questa norma obbligherà le imprese a redigere le proprie fatture in un formato elettronico che verrà inviato attraverso la piattaforma dell’agenzia delle entrate, la quale potrà così tracciare ogni transazione economica, analogamente a quanto avviene oggi per le spese mediche, ad esempio.

“Questa nuova modalità ha sicuramente il condivisibile obiettivo di contrastare l’evasione fiscale – continua Giannecchini – ma metterà a dura prova le imprese, in particolare quelle di piccola e media dimensione, che si troveranno ad affrontare un termine perentorio senza neppure avere avuto a propria disposizione un periodo di sperimentazione. Inoltre ci chiediamo cosa potrebbe accadere se il sistema dell’Agenzia delle Entrate dovesse arrestarsi o solo presentare malfunzionamenti. Le conseguenze sarebbero pesantissime e francamente intollerabili”.
La Cna sta chiedendo il rinvio di entrambe le scadenze, sia quella del 1 luglio 2018 sia quella del 1 gennaio 2019, poi l’introduzione di un periodo di sperimentazione per testare l’intero sistema.
“Abbiamo anche chiesto – conclude il presidente dell’associazione degli artigiani – che venga costruito un metodo di recapito alternativo alle fatture elettroniche, nel caso si blocchi il sistema dell’Agenzia delle Entrate, oltre ad altre semplificazioni di natura tecnica che non stravolgano il senso e l’obiettivo della fatturazione elettronica”.

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