Conflavoro e Confsal dal governo: “No a divisioni tra parti sociali” foto

Conflavoro Pmi, dopo aver partecipato al primo incontro del tavolo per le piccole e medie imprese svoltosi ieri (11 dicembre) al Mise, sottolinea con ancora più forza la necessità di superare i conflitti tra le parti sociali – da alcune sigle fomentati anche nelle ultime ore – e di promuovere un nuovo e moderno diritto del lavoro fondato sulla sinergia tra lavoratori e imprenditori. 

“Ieri – spiega il presidente di Conflavoro Pmi Roberto Capobianco – dopo il tavolo svolto insieme altre associazioni nazionali maggiormente rappresentative su invito del ministro Luigi Di Maio, il quale per più di quattro ore ha ascoltato attentamente le nostre proposte, ho incontrato il segretario generale di Confsal Angelo Raffaele Margiotta. Con il segretario, anche lui nelle scorse ore seduto a un tavolo sindacale a palazzo Chigi con i sindacati Confsal, Ugl, Cgil, Cisl e Uil, ho avuto come sempre un confronto costruttivo e cordiale sul futuro del lavoro in Italia”. 
“Durante l’incontro – evidenzia Capobianco – abbiamo avuto modo di discutere dei temi caldi presenti nella legge di Bilancio, tra cui il reddito di cittadinanza che, se gestito con responsabilità e come strumento di politica attiva del lavoro, riteniamo possa portare dei benefici a chi è in cerca di occupazione e alle imprese in cerca di lavoratori. In questa ottica è fondamentale l’avvio di percorsi di professionalizzazione che coinvolgano il settore pubblico e privato e che possano garantire degli incentivi alle imprese che assumono”. 
In particolare Margiotta, portando avanti le attività già avviate nel febbraio di quest’anno, ha poi illustrato al presidente di Conflavoro Pmi le caratteristiche individuate dalla Confsal per una contrattazione collettiva che punti sempre più alla qualità, al merito e alla professionalizzazione del lavoratore, messo al centro dell’impresa come persona. Visione, questa, condivisa anche dalla federazione del settore privato Fesica-Confsal del segretario Bruno Mariani, con il quale prosegue costante il il confronto costruttivo con Conflavoro Pmi per portare la contrattazione sempre più vicina alle aziende e dei lavoratori. 
“Sono sicuro – sottolinea Capobianco – che la contrattazione tra Conflavoro e Confsal, nata in un periodo difficile per l’economia reale, in terribili anni dove abbiamo assistito impotenti alla decimazione di migliaia di piccole e medie imprese e di posti di lavoro, sia soltanto l’inizio di un percorso nuovo e costruttivo del mondo delle relazioni industriali. Un percorso che ci auguriamo sia preso a esempio da tutte le organizzazioni sindacali poiché la sua forza è quella di mettere da parte le vecchie ed illogiche conflittualità tra le parti sociali. Il domani può essere migliore solo se si uniscono le esperienze e le competenze reciproche, così da realizzare un nuovo, dignitoso e più solido lavoro”. 
Infine, da Capobianco, una breve replica alla Cgil sui nuovi attacchi lanciati dal sindacato a Conflavoro Pmi nelle ultime ore. “Questa mattina – conclude – ho letto una nota della Filcams Cgil in riferimento a una vicenda di alcuni mesi fa. Ci tengo a fare al sindacato i miei più sinceri complimenti e congratulazioni per il lavoro svolto per il bene dell’azienda e dei suoi lavoratori. Evviva la libertà sindacale sempre. Ed evviva il pluralismo, che permette alle aziende e ai lavoratori di scegliere il contratto che più preferiscono”.

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