Commercio, Confesercenti non rinnova il contratto nazionale

“Confesercenti ribadisce la ferma volontà di portare avanti il confronto con i sindacati, per arrivare ad un rinnovo contestuale dei contratti di terziario e turismo che però tenga conto del difficile scenario economico e dell’ancora grave situazione in cui versano gran parte delle piccole e medie imprese dei due settori. Il nostro auspicio è di riuscire a definire entrambi i rinnovi contrattuali entro l’estate. Nel frattempo per Confesercenti e per le imprese aderenti del settore terziario continuerà pertanto ad avere vigenza il contratto scaduto alla fine del 2013”. Questa la posizione di Confesercenti ribadita dal direttore Toscana Nord Marco Sbrana in merito al rinnovo del contratto del commercio e del turismo che l’associazione nazionale non ha ancora firmato.

“Nonostante i timidi segnali di ripresa dell’economia, il mercato interno rimane sostanzialmente fermo. La domanda è ancora del tutto insufficiente, mentre continua l’emorragia di imprese di piccole e medie dimensioni nei settori del commercio, dei servizi e della ristorazione – insiste il direttore di Confesercenti -. Si assiste inoltre ad una progressiva diminuzione del tasso di sopravvivenza delle attività: nel turismo, quasi 6 imprese su 10 scompaiono nei primi tre anni di vita, mentre nel commercio cessa prematuramente un’attività su due. Il rinnovo del contratto deve quindi tenere conto delle persistenti difficoltà e recepire le esigenze delle imprese con meno di 9 dipendenti, che garantiscono l’occupazione del 50% circa dei 6 milioni di lavoratori del commercio, del turismo e dei servizi. Da qui i motivi principali che hanno determinato la diversa posizione rispetto a Confcommercio che ha invece deciso di firmato il rinnovo del contratto del commercio con un aggravio di costi per le Imprese di 85 euro mensili a dipendente a partire da Aprile di quest’anno. Confesercenti ha comunque dato ai rappresentanti di Fisascat, Uiltucs e Filcams, nell’incontro svoltosi nei giorni scorsi, la più ampia disponibilità ad una trattativa tesa a definire i rinnovi dei contratti del terziario e del turismo – conclude Marco Sbrana -, a condizione che in entrambi i settori vengano valorizzati ruoli e specificità delle piccole e medie imprese, nell’ottica di una visione che punti a mantenere i livelli occupazionali, sostenere la possibilità di ripresa e garantire maggiore stabilità alle imprese. Con un rinnovo orientato anche a valorizzare e ridefinire nuove regole di governance e funzionamento degli istituti bilaterali, prevedendo l’estensione dei servizi anche alle imprese e alle altre categorie produttive”. Una posizione, quella di Confesercenti, condivisa anche da Federdistribuzione e Alleanza Cooperative che hanno anche loro deciso di non assumere alcun impegno a rinnovare il contratto.

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