Paluzzi: “Variante Badia Pozzeveri, anche la sinistra è contraria”

L’ex-assessore all’urbanistica del comune di Altopascio Massimiliano Paluzzi interviene nuovamente sulla vicenda del cambio di destinazione d’uso di 44mila metri quadri di terreno agricolo a Badia Pozzeveri, alla luce di una dettagliatissima osservazione al provvedimento realizzata dai politici storici della sinistra altopascese.

“Dopo avere effettuato, a dicembre, il primo intervento su questo provvedimento veramente inquietante, chiamando in causa chi per anni aveva parlato di cementificazione e salvaguardia dell’ambiente, ovvero gli esponenti storici della sinistra altopascese, avevo sottolineato subito dopo la coerenza di Mario Sarti, che sulla stampa aveva dichiarato la sua contrarietà al progetto. Nessun altro – ricorda Paluzzi – era intervenuto e dunque immaginavo che una sorta di disciplina di schieramento avesse prevalso sulla oggettività della situazione e lo avevo anche scritto. Mi sbagliavo di grosso, vista l’osservazione che Roberto Raoul Ghimenti, Marco Licheri, Paolo Miniati, Lorenzo Pallesi, Mauro Pasquini, Guido Puccinelli e lo stesso Mario Sarti hanno presentato nei termini del 19 gennaio e che è stata pubblicata come prescrive la legge e che è a disposizione di tutti. In essa sono contenuti tutti i dubbi che questa operazione comporta sia per il fatto che esistono già aree previste dagli strumenti urbanistici per insediamenti produttivi e per l’aggressione che subirebbe un territorio peraltro vincolato senza che ce ne sia bisogno, peraltro con grande vantaggio per chi beneficerebbe degli effetti di questa variante. Addirittura – prosegue Paluzzi – i firmatari vanno oltre quanto già ben osservato dai consiglieri di opposizione, chiamando in causa le invarianti strutturali che il piano strutturale ha individuato anche attraverso il Pit regionale, in particolare per i boschi. Insomma una bella analisi che sicuramente ha comportato un notevole lavoro preparatorio, serio e scrupoloso. Infatti proprio i boschi sono una delle pietre miliari del piano strutturale che da assessore ho predisposto, per un lavoro intenso fatto con i tecnici incaricati che ci ha visto operare con passione e che oggi, di fatto, viene riconosciuto nella sua qualità. Un lavoro portato avanti molto bene dal mio successore Francesco Fagni con il regolamento urbanistico. Mi complimento con i firmatari, che dimostrano la loro assoluta buonafede e integrità politica e morale, e che coerentemente avversano un atto che non ha precedenti nella storia altopascese e anche dell’intero territorio provinciale, come hanno fatto tante volte con provvedimenti che da assessore avevo presentato, come il caso Fapim. Mi auguro che anche questa presa di posizione, che non potrà certo essere etichettata come rientrante nel gioco delle parti dalla attuale amministrazione comunale che con pervicacia continua a portare avanti questo atto assurdo, contribuisca a evitare uno scempio simile”.

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