‘Scemo chi legge’, a Capannori spot per educazione stradale foto

‘Scemo chi legge’ può sembrare la solita frase simpatica che tutti, almeno una volta, abbiamo scritto da ragazzi sul diario di scuola. In realtà, questa frase oggi diventa un vero e proprio slogan per la sicurezza stradale. Come è possibile? Dopo le tante segnalazioni da parte dei cittadini di Capannori che hanno bombardato il sindaco Menesini con lamentele di ogni tipo legate alla sicurezza, ecco che è nata l’idea di creare cartelloni provocatori in modo da educare e, perché no, anche condizionare tutti i fruitori della strada.
La campagna è stata presentata oggi (27 aprile) alla presenza del sindaco Luca Menesini e di Valerio Lo Bello della società di comunicazione Net7 che si è occupato della grafica.

La campagna in questione, che sarà fatta per la prima volta in assoluto proprio a Capannori, è articolata su tre concetti chiave che possono maggiormente causare incidenti stradali: il primo è la distrazione, seguito dall’utilizzo di mezzi poco visibili come le biciclette in orari notturni e, naturalmente, la velocità. Il primo manifesto, che vedrà scritta appunto la frase Scemo chi legge, è incentrata sulla guida distratta e sarà affisso negli spazi pubblicitari di Capannori a partire dal 2 maggio. Gli altri cartelloni – ad oggi ne sono stati creati tre – saranno invece afflissi l’uno dall’altro con una distanza di almeno 15 giorni in modo da andare a coprire un mese e mezzo di educazione stradale.
“Sono molto soddisfatto di questa campagna che, in modo originale e provocatorio, servirà da vero e proprio percorso di educazione stradale – ha commentato il sindaco Menesini – In tantissimi, quotidianamente, mi segnalano problematiche legate alla sicurezza stradale, e anche se mettessi altri cento dossi o altri cento vigili la situazione rimarrebbe sempre la stessa. Questa campagna è un modo importante e anche simpatico per rivolgersi a 360 gradi a tutti i fruitori della strada. Da oggi comincia un percorso importante che non avrà mai chiusura e che punta a un livello di coinvolgimento sempre maggiore”.
“Di solito di sicurezza stradale se ne occupano i Ministeri, è bello invece vedere che a preoccuparsene è un’amministrazione comunale – ha detto Valerio Lo Bello, curatore delle grafiche – Con questi manifesti abbiamo cercato di essere fuori da quello che è il classico linguaggio istituzionale e, dopo varie proposte e linguaggi diversi abbiamo trovato il giusto equilibrio. Non è facile creare qualcosa di provocatorio che non sia troppo di cattivo gusto.
Dal punto di vista della promozione, la campagna non sarà solo affissa sulle strade: i manifesti saranno infatti pubblicati anche sui social che su spazi ad hoc sui media, in modo tale da arrivare veramente dappertutto.
Dopo ‘Scemo chi legge’ e il tema della ‘distrazione’ la campagna richiamerà soprattutto l’attenzione dei ciclisti anche qui con una frase piuttosto provocatoria che si riallaccia in qualche modo anche al principio di uguaglianza: Di notte tutti i ciclisti sono neri, proprio con l’obiettivo di ricordare l’importanza di utilizzare il giacchetto catarifrangente. Il terzo manifesto, infine, ha come protagonista un oggettino a tutti molto noto: l’Arbre Magique. Accanto a questa immagine la scritta Non correre: salva un albero, un modo diverso, originale e molto provocatorio per dire di rispettare i limiti di velocità per rispettare non solo la propria vita ma anche quella degli altri.

Giulia Prete

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