Capannori, una giunta giovane e in “rosa” per Menesini

Un altro tassello per l’era Menesini. Ad Artemisia sfila la nuova giunta, nominata a cinque giorni dall’esito del voto. E fra volti vecchi e nuovi inizia la luna di miele di una intera città con la sua amministrazione. Una sola novità, rispetto a quanto previsto ieri, per la giunta comunale di Capannori presentata questa mattina (31 maggio) nella sala Pardi a Tassignano. I nuovi assessori della giunta Menesini sono infatti Lara Pizza, vicesindaco, Gabriele Bove, Silvia Amadei, Ilaria Carmassi, Matteo Francesconi e Serena Frediani. Quattro rappresentanti del Pd, la maggioranza donne, uno per Capannori 2020 e uno per Scelta Popolare, mentre i Moderati restano fuori dalla squadra. In totale, compreso il sindaco, ci sono quattro donne e tre uomini e l’età media è di 35 anni.
Quanto alle deleghe Lara Pizza sarà vicesindaco e assessore a finanze, patrimonio, affari generali, edilizia scolastica e politiche educative; Gabriele Bove prende la delega ai lavori pubblici, protezione civile, cura del territorio e mobilità; Ilaria Carmassi si occuperà di politiche sociali, casa, comunità, Europa e partecipate; Silvia Amadei acquisisce le deleghe a urbanistica, cultura e promozione all’uguaglianza; Matteo Francesconi si occuperà di ambiente, beni comuni e partecipazione, innovazione e politiche giovanili; Serena Frediani ha le deleghe a attività produttive, marketing territoriale, turismo, agricoltura, volontariato e sport.

A presentarli, uno per uno (Serena Frediani era all’estero per vacanza, ritornerà nel pomeriggio di oggi) è un raggiante Luca Menesini, che spiega criteri e scelte, prima della indicazione delle deleghe ai diversi componenti della squadra: “L’esito del voto – dice – ha parlato chiaro. Lo si vede bene dalla composizione del consiglio, rinnovato e ringiovanito nelle presenze e negli eletti. Da qui siamo partiti per mettere in piedi una squadra capace, rappresentativa della volontà degli elettori e soprattutto in grado di rispondere da subito alle esigenze del territorio. Una giunta con una netta predominanza femminile e con una età media di 35 anni. Per continuare l’operazione di cambiamento di Capannori c’é bisogno di competenza e concretezza, caratteristiche che garantiamo io, il vicesindaco e l’assessore ai lavori pubblici. E occorre anche uno sguardo nuovo, che permetta alla nostra amministrazione di centrare obiettivi importanti, in grado di fornire soluzioni concrete ai cittadini, grazie a freschezza e innovazione. Come detto in campagna elettorale, le priorità del mandato saranno il lavoro, la cura del territorio e la centralità della persona. Accanto a questo svilupperemo tante azioni per promuovere la bellezza di Capannori, la cultura, l’identità territoriale, le attività produttive, le politiche educative. Da oggi parte un nuovo corso per Capannori e i protagonisti di questo corso saranno i cittadini. Per questo la presentazione della squadra avviene ad Artèmisia: un luogo che racconta le storie di tanti giovani, fatte di speranze, di aspettative e di sogni. Questo é un posto dove, giorno dopo giorno, si costruisce futuro. Esattamente quello che vogliamo fare noi e lo faremo nell’interesse dell’intera comunità”.
Luca Menesini parte dai volti già conosciuti della giunta. A partire dal suo vicesindaco, Lara Pizza: “Lara – dice Menesini – rappresenta la continuità, assieme a me, rispetto al primo mandato Del Ghingaro. Insostituibile, a mio parere, nella delega al bilancio, di cui conosce ogni dettaglio aggiunge un importante compito per una delle priorità di questa amministrazione, ovvero le politiche educative e l’edilizia scolastica”. Confermato anche Gabriele Bove, con cui c’è un simbolico cambio di testimone ai lavori pubblici: “In questi anni – dice Menesini – Gabriele ha acquisito esperienza nell’amministrazione e per questo sale al quarto piano del Comune in piazza Aldo Moro, per occuparsi di lavori pubblici, mobilità, protezione civile e cura del territorio. Una priorità per noi, visto che più volte abbiamo parlato della necessità di istituire il cantoniere di paese e di tenere una particolare attenzione per la cura del territorio”. A metà fra il vecchio e il nuovo l’assessorato di Silvia Amadei, già consigliere delegato alle pari opportunità, delega che manterrà anche nel mandato Menesini. “Silvia – dice il sindaco – avrà il compito importante di occuparsi dell’urbanistica. Sfatiamo così il mito secondo cui questo è un compito esclusivamente maschile. Poi si occuperà anche di un tema per noi molto importante come quello della cultura”. 
Ilaria Carmassi, neoassessore al sociale, a 34 anni una delle più giovani della squadra: “Per lei – dice ancora il sindaco – ci sarà l’attribuzione del sociale. E’ alla sua prima esperienza amministrativa come assessore e come eletta. Si occuperà anche d Europa perché noi sull’Europa contiamo sia per portare le nostre buone pratiche sia per guardare a quei bandi che ci possono aiutare per raggiungere qualche obiettivo previsto nel nostro programma. Come giurista, poi, sarà importante sul tema delle società partecipate”. Infine Matteo Francesconi, il più applaudito dai presenti, che da ventenne esordisce nell’attività politica in giunta: “Matteo – dice – abbassa notevolmente l’età media. Ha fatto un grande successo elettorale e si occuperà di temi che rispettano il suo profilo come l’ambiente e l’innovazione. Anche in questo caso sfatiamo il mito per cui un assessore giovane non può occuparsi di temi importanti”.
Menesini, poi, analizza il risultato del voto, il netto successo del Pd che ha tolto spazio alle liste civiche rispetto al passato. Liste con cui, anche quelle rimaste fuori dalla giunta, Menesini ha intenzione di continuare a collaborare con costanza sui temi del programma: “Anche ieri – ricorda – ho incontrato i rappresentanti di Sel, che pure sono fuori dal consiglio comunale e abbiamo parlato di quello che vogliamo fare con Capannori. Sono pienamente parte della coalizione e, così come i Moderati, contribuiranno a questi cinque anni di azione amministrativa. Questa, comunque, sarà la giunta che governerà per i prossimo cinque anni il Comune di Capannori”.
Sulla questione dello staff, invece, c’è l’unico momento di imbarazzo di tutta la mattinata da parte del neosindaco. Che sull’avvicendamento di Valter Alberici con Emanuele Pasquini, ex direttore di Confesercenti, preferisce glissare: “Come avete visto – dice – ci sono alcuni elementi di continuità ed alcuni di discontinuità con il passato. Alberici è stato un pilastro degli ultimi anni di amministrazione ed ha lavorato tantissimo per questo Comune. Per questo lo ringraziamo ma allo stesso tempo andiamo avanti con le scelte che abbiamo fatto e che rappresentano una delle novità di questo mandato”. Per il resto è certo che Maria Panattoni sarà la portavoce del neosindaco mentre il resto dello staff e, soprattutto, alcuni posti chiave nelle società partecipate, saranno sistemati nelle prossime settimane. 
Probabilmente, in parte, già prima del Consiglio comunale, già fissato per sabato prossimo (7 giugno) alle 10 del mattino. Dove ci sarà il giuramento di sindaco e giunta e la prima surroga dei consiglieri comunali che subentrano agli assessori. Si tratta di Piera Marchetti per Capannori 2020 e di Giordano Del Charo, Rossana Giusfredi, Francesca Pieretti e Raffaello Sodini per il Partito Democratico.

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Le prime parole degli assessori
Se Silvia Amadei, neoassessore a urbanistica e cultura preferisce non parlare è soprattutto da volti nuovi dell’amministrazione Menesini che traspare la grande emozione per un incarico tanto importante quanto a sorpresa, se si guardano le consuete dinamiche della politica nazionale e locale. Matteo Francesconi, Ilaria Carmassi e Gabriele Bove, così come il sindaco, arrivano in bicicletta ad Artemisia. Un gesto simbolico che dà un altro segnale di questa nuova giunta. Il 20enne studente Matteo Francesconi, il più votato di Capannori2020 si dice “emozionato per l’incarico ricevuto. Devo ringraziare Luca Menesini per la fiducia che mi è stata accordata ma allo stesso tempo sono cosciente della responsabilità che questo incarico comporta e che spero di poter portare a termine nel migliore dei modi”. Per lui ci sono delle “chiocce” non indifferenti, come lo stesso sindaco e gli assessori confermati Bove e Pizza. Il neovicesindaco, che mantiene la delega al bilancio, è pronta alla nuova sfida, nel segno del passato ma anche del cambiamento e dell’accelerazioni su temi importanti. Fra questi quello delle politiche formative e dell’edilizia scolastica, nuove questioni cui sarà chiamata ad occuparsi: “E’ importante a mio parere – dice – aver accorpato le due deleghe. Perché la scuola non è solo edifici e mattoni ma anche formazione delle future generazioni di capannoresi”.
Emozionata anche Ilaria Carmassi, avvocato di 34 anni, che rileva da Gabriele Bove il sociale e vi assomma tematiche importanti quali quelle della casa, dell’Europa e delle società partecipate: “Porto la mia esperienza – dice – di giurista e di donna impegnata nel sociale a questa squadra. Sono molto emozionata e pronta ad assumere queste importanti funzioni, apportando le mie conoscenze ed esperienze in un gruppo giovane e dinamico quale quello che ha scelto il sindaco Luca Menesini”. A lavoro da oggi pomeriggio anche Serena Frediani, componente in giunta dei centristi di Scelta Popolare. La presidentessa dell’Allegra Brigata ha firmato oggi pomeriggio in Comune il nuovo incarico. 
A salutare la squadra di governo del territorio capannorese c’erano molti neoconsiglieri comunali (Claudio Ghilardi, il capogruppo uscente del Pd Guido Angelini, Laura Lionetti di Capannori 2020), ma anche rappresentanti di liste e partiti come la segretaria comunale del Pd Lia Micciché, il rappresentante dei Moderati Giacomo Bini, il segretario territoriale del Pd e neosindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti che durante il discorso di Menesini commenta, in una sorta di consonanza generazionale: “Usiamo lo stesso linguaggio e le stesse parole”. Un sintomo del nuovo corso, determinato anche dall’arrivo al governo di Matteo Renzi. La rottamazione, anche se non è parola che va ancora di moda, sta entrando prepotentemente nei fatti.

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Enrico Pace

 

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