Piccoli imprenditori crescono con il progetto del Majorana

Piccoli imprenditori crescono. Promuovere la cultura d’impresa e lo sviluppo dello spirito imprenditoriale nei giovani è infatti uno degli obiettivi di Crea la tua strada, il percorso formativo ideato da Formetica e organizzato dall’Isiss della piana di Lucca rivolto soprattutto agli studenti delle classi terze del liceo Majorana di Capannori. Questi determinatissimi sedicenni hanno infatti intrapreso da quest’anno il percorso di alternanza scuola-lavoro previsto dalla legge 107, meglio conosciuta come riforma “buona scuola”. Un lavoro triennale di 60 ore incentrato esclusivamente sullo sviluppo del senso di iniziativa e di imprenditorialità in cui i ragazzi saranno portati a pensare non solo il proprio futuro in termini lavorativi, ma anche a sviluppare capacità di pianificazione e di problem solving, entrando a contatto con le aziende ancora prima di far parte del mondo del lavoro.

“Non vogliamo che queste attività siano svolte solo perché di legge – spiega il dirigente scolastico Luigi Lippi – vogliamo che i nostri ragazzi in tutto questo trovino davvero qualcosa di utile e costruttivo. Un input – conclude – per creare consapevolezze ed energie da spendere una volta terminati gli studi”.
Al progetto ha collaborato brillantemente anche la Fondazione Lazzareschi di Porcari, azienda senza scopo di lucro che ormai dal 2003 lavora nei settori di carattere socio-culturale ma anche nei progetti imprenditoriali, organizzando conferenze, fiere ma anche mostre d’arte di grande prestigio.
“Un’ impresa – come spiega la fondatrice Cristina Lazzareschi – che cerca anche di premiare le idee innovative dei giovani studenti non solo con un’attività di tutoraggio ma anche con supporti finanziari”. Ma all’interno della fondazione abita anche un’altra iniziativa, ovvero il Club Tecnologia e Passione, anch’essa collaboratrice importante di questo nuovo progetto di alternanza scuola-lavoro. Lo scopo del club è anch’esso quello di premiare e mettere in evidenza tutti coloro che con passione hanno raggiunto risultati eccellenti in campo tecnologico”.
“E’ la passione che crea successo – spiega il coordinatore del progetto Bortoletto – senza passione non abbiamo risultati. Il vero motore delle imprese sono le persone con i loro sogni e il loro desiderio di realizzarli”. Sogni che devono diventare progetti, dunque, l’input che si vuol dare con questo progetto che da una semplice legge, magari inizialmente vista anche di cattivo occhio dagli studenti, potrebbe davvero diventare qualcosa di veramente importante, il primo mattoncino di un bellissimo castello.
“Dobbiamo creare una cultura che rimuova i vincoli esterni – spiega Claudio Romiti della Confindustria Toscana Nord – investire sul lavoro dei giovani per un futuro più forte anche per noi adulti. Prima di tutto i ragazzi devono imparare ad essere imprenditori di loro stessi”.

Giulia Prete

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