Festa ai Comics per gli 80 anni di Paperino

Ottant’anni e portarli magnificamente: Paolino Paperino – Donald Duck per gli anglofoni – festeggia il suo compleanno al Lucca Comics and Games, in un auditorium della Fondazione Bml affollato da appassionati e curiosi. A parlare della festa ci sono Valentina De Poli, direttrice di Topolino, l’esperto disneyano Andrea Sani e gli autori del numero speciale dedicato lo scorso giugno al papero più sfortunato e amato al contempo, cioè Tito Faraci ed il filosofo della scienza Giulio Giorello. Era il 1934 quando il personaggio nasceva dalla fantasia di Walt Disney per misurarsi con il mondo della pellicola prima e con le strisce a fumetti poi. “Si tratta senza dubbio alcuno della figura disneyana più amata – afferma De Poli – e questo lo abbiamo percepito anche in occasione del numero speciale a lui dedicato, che ha fatto registrare vendite altissime”.

“La Filosofia di Paperino – storia realizzata ad hoc e che vanta il tratto di Silvia Ziche – prende le mosse da quella che è la caratteristica peculiare del pennuto, ovvero l’essere perennemente alienato, totalmente inconsapevole rispetto a quello che gli sta accadendo intorno”. Così Paperino crede di recarsi ad un convegno di ferramenta mentre si trova al cospetto di alcuni insigni filosofi che non esitano ad incalzarlo: “Lui risponde pure – spiega Faraci – ma sempre pensando che la materia di discussione riguardi i chiodi e le viti, tant’è che quando gli chiedono a cosa serva la filosofia lui replica con un ‘Sicuramente non a riparare grondaie’, guadagnandosi lo sconcerto dei suoi interlocutori”. Il numero che ha festeggiato il primo inquilino di Paperopoli segue alla Filosofia di Topolino: “Era doveroso farne uno simile anche per lui – spiega Giorello – e non è che lui deve prenderla sempre e solo con filosofia, perché in certe circostanze prova anche a reagire, come quando indossa i panni di Paperinik, altro personaggio molto amato. Quando gli chiedono perché capitino tutte a lui Paperino dà l’unica risposta filosofica: ‘Per un misto di virtù e caso’, dice”. Ed anche nel vincitore per eccezione – vale a dire Topolino, spiegano gli autori – c’è una parte paperinesca come, del resto, in ciascuno di noi. L’impressione è che il marinaretto che ci prova, ma combina disastri, spegnerà ancora moltissime candeline.

Paolo Lazzari

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