Cei: “Bene l’export, sì a incentivi per impresa 4.0”

Sono soprattutto il settore farmaceutico e quello tecnologico a trainare l’export italiano, che – informa Lido Cei di IdeaService – secondo i dati Istat pubblicati oggi (15 febbraio) è in forte crescita. “Continua incessante la pubblicazione di indicatori positivi riguardo la crescita della nostra economia. Le nostre esportazioni – argomenta l’ad di IdeaService commentando i dati Istat – hanno registrato un incremento pari al 7,4 per cento, pari a 450 miliardi di euro, con un saldo della bilancia commerciale pari a 48 miliardi di euro. Approfondendo i dati rileviamo che i mercati dove abbiamo registrato le migliori performance sono Spagna, Francia, Germania e Usa, dove cresciamo del 10 per cento circa”.

“Altri paesi dove la nostra presenza è particolarmente vivace – continua Lido Cei – sono Cina e Russia. A livello settoriale l’export è trainato dal comparto farmaceutico e soprattutto da macchinari e tecnologia, dove veramente la facciamo da padroni, ma tutti i componenti delle nostre esportazioni sono in crescita. Si rende pertanto indispensabile proseguire sulla strada intrapresa negli ultimi anni con la politica degli incentivi di impresa 4.0, considerando che alla ripresa economica interna si affianca la componente export che vale da sola circa 80 miliardi di euro. Questi dati mi confortano personalmente, convincendomi che l’Italia ha agganciato la ripresa globale e il nostro export fa da traino alla ripresa interna. Siamo però forti nel mondo se riusciamo a produrre bene qui da noi. Le politiche industriali in essere ci fanno recuperare competitività e ci fanno vincere sui mercati esteri e ben venga quindi la riconferma dei fondi previsti per il Piano Made in Italy inserita nell’ultima legge di bilancio. Ritengo – conclude Cei – che la competizione sui mercati globali si vince se la partita viene giocata ad armi pari e quindi non è accettabile ogni ipotesi di ritorno a politiche protezionistiche, dazi e soluzioni di ritorno al passato. Auspico infine che il prossimo governo che uscirà dalla tornata elettorale del prossimo marzo sappia valorizzare le politiche economiche in essere che hanno portato a risultati positivi e solo da migliorare”.

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