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Sciopero all’Ansa, Rossi solidale con i giornalisti: “In ballo questioni cruciali per l’informazione in Italia”

Solidarietà ai giornalisti dell’Ansa con la consapevolezza che in gioco ci sono questioni cruciali per gli assetti dell’informazione in Italia, già profondamente segnata dal dilagare del precariato giornalistico, ma anche i termini di una più ampia “questione sociale” che riguarda le professioni intellettuali. E’ così che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha commentato la prima giornata di sciopero della principale agenzia giornalistica italiana, in risposta ai 65 esuberi annunciati.

“Un giorno diverso dagli altri per l’informazione italiana, un giorno che potrebbe ripetersi se non si troverà una soluzione a una difficile trattativa e che deve farci riflettere sullo stato di salute di un giornalismo segnato dalle crisi aziendali ma anche da troppo precariato e da collaborazioni pagate in modo indecente – spiega Rossi – Anche per questi ultimi dobbiamo muoverci: unire le battaglie tra chi difende il posto in redazione e chi vive con sempre maggiore disillusione e amarezza la possibilità di poter fare questo mestiere con un contratto e dunque con una retribuzione adeguati. Il numero dei precari, dei collaboratori esterni, spesso pagati pochi euro ad articolo o a servizio, ha superato da tempo quello degli stabilizzati. Anzi, c’è stato quasi un raddoppio: secondo l’ultimo rapporto Lsdi (fine 2013) i giornalisti autonomi sono il 62,6% mentre i subordinati il 37,4%. È il numero complessivo degli attivi nel settore aumenta solo sotto forma di lavoro sottopagato. Sono dati che parlano chiaro. Il primo passo per restituire dignità a questa professione dovrebbe essere quello di regolamentare l’evidente evoluzione del settore”. “Per questo – conclude Rossi – nessuno può rimanere indifferente alle conseguenze del ridimensionamento dell’Ansa. Dobbiamo ascoltare l’allarme lanciato dai redattori di quella che rappresenta la vera e propria dorsale dell’informazione italiana rispetto alla possibilità che un ulteriore taglio metta a rischio gli stessi notiziari. L’Ansa è elemento fondamentale della possibilità di raccontare tempestivamente e correttamente il nostro Paese, anche all’estero, così come è una nostra finestra sul mondo. Il piano di ristrutturazione delle convenzione con le agenzie presentato nei giorni scorsi non intende certo andare in direzione di un ridimensionamento. E le Regioni, che con l’Ansa hanno rapporti importanti, dovranno far sentire la loro voce. Questi rapporti, infatti, presuppongono mantenimento dei livelli occupazionali così come dei budget per i collaboratori, che sono parte importante della attività quotidiana nelle varie redazioni regionali. Personalmente mi impegno a portare la questione anche al confronto con gli altri presidenti di Regione”.

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