Morto dopo la lite per parcheggio: aggressore in cella

E’ stato arrestato questa mattina (23 luglio), con l’accusa di omicidio volontario, il 33enne F.C.R., il libero professionista che a seguito di una lite per un parcheggio in via Buonarroti a Lido di Camaiore lo scorso 13 luglio aveva provocato la morte del 60enne ragioniere lucchese Pietro Buchignani. I carabinieri della stazione di Lido di Camaiore hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Lucca, Silvia Mugnaini, su richiesta del Pm Elena Leone. L’uomo era già agli arresti domiciliari da dieci giorni.

Secondo le indagini e a seguito dell’autopsia, infatti, sarebbero emersi profili di responsabilità ben più gravi di quelli apparsi in un primo momento, anche in contraddizioni con le dichiarazioni dell’uomo nell’interrogatorio di garanzia. In particolare nell’occasione non ci sarebbe stata nessuna provocazione da parte della vittima, che anzi avrebbe invitato alla calma R.C., ricevendone per tutta risposta, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, minacce di morte per ben due volte. Dall’autopsia, poi, è emerso che l’arrestato avrebbe anche sferrato, in rapida successione, due pugni al volto del Buchignani, provocandone la rovinosa caduta che ne ha poi provocato la morte per il fortissimo trauma cranico riscontrato. Come aggravante, inoltre, le prime manovre di rianimazione all’uomo caduto in terra esanime non sarebbero state eseguite da R.C., che non si sarebbe nemmeno peritato di chiamare l’intervento dell’ambulanza del 118.

Per il pubblico ministero, che ha formulato l’accusa di omicidio volontario, l’arrestato, inoltre, sarebbe stato in grado di prevedere, vista la sua corporatura e le sue capacità pugilistiche, l’effetto dei propri pugni ai danni del sessantenne. Di qui la richiesta della custodia cautelare in carcere, legata alla asserita pericolosità e aggressività del R.C. e per evitare il rischio di inquinamento delle prove, che troverebero già un primo riscontro nella versione dei fatti fornita in sede di indagini.
L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato quindi condotto al carcere di Lucca dove è a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Leggi anche Cade e muore dopo una lite: arestato l’aggressore

Foto di Jacopo Giannini

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.