Prostitute alle Cerbaie, al vaglio maxi ordinanza

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Sull’ordinanza anti prostituzione del sindaco di Firenze Dario Nardella pende già un ricorso al Tar. Nonostante questo, in attesa che il tribunale amministrativo decida sulla richiesta di sospensione, il sindaco ha auspicato che tutti i comuni della citta metropolitana adottino lo stesso genere di provvedimento. Un provvedimento nuovo nella sanzione: a quella pecuniaria – alla multa – aggiunge quella penale, prevedendo anche l’arresto. Un modo, in pratica, per punire anche chi non ha problemi economici. Fucecchio si sta già muovendo per arginare il fenomeno delle squillo alle Cerbaie, al confine con Altopascio. “Ieri 2 ottobre – racconta il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli e delegato alla municipale per i comuni dell’Unione – ero in prefettura a Firenze insieme alla comandante della polizia municipale dell’Unione dei comuni dell’Empolese Valdelsa Annalisa Maritan proprio per studiare un’ordinanza da applicare a tutti i comuni”. Il testo è ancora da scrivere, ma quel che c’è già, è la volontà di combattere il fenomeno.

“Intanto per tutelare – spiega Spinelli – chi non esercita per propria volontà ma lo fa sotto costrizione” o come estrema possibilità di sopravvivenza e poi anche per eliminare situazioni non decorose o anche poco sicure. “Un’attenzione che Fucecchio ha da tempo – spiega Spinelli – tanto che di decoro si parla nel regolamento della polizia municipale dell’Empolese Valdelsa e il comune emette ordinanze (l’ultima è scaduta il 30 settembre) per contrastare il fenomeno”. La prostituzione infatti, che in Italia non è vietata da alcuna legge – ma vietati sono l’induzione, lo sfruttamento e il favoreggiamento, oltre alla prostituzione minorile – non è solo una questione morale, ma anche di decoro e di sicurezza. “La nostra polizia eleva diversi verbali ogni anno, una decina circa”. Che erano di più anni fa: nel 2012 sono stati elevati 33 verbali, 31 dei quali alle prostitute. Sono stati 73 nel 2013 – 64 alle prostitute – e 23 nel 2014. In qualche caso, per atti osceni in luogo pubblico, sono stati necessari fogli di via”.

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