Depredata all’Arancio la tomba di Claudio Marchini

Brutta sorpresa ieri (19 dicembre) per Celestino Marchini, assessore ai lavori pubblici del Comune di Lucca e padre di Claudio Marchini, il ragazzo che l’11 maggio 2002 perse la vita, insieme a un amico, investito sulle strisce pedonali vicino Porta Elisa da un’auto pirata. Una tragedia che scosse profondamente la città e che ha lasciato un grande vuoto tra i molti amici di Claudio che, ancora oggi, a 15 anni da allora, continuano a ritagliarsi una parentesi di dialogo con lui recandosi sulla sua tomba, nel cimitero dell’Arancio, lasciandovi spesso ricordi, lettere, piante, oggetti.

Qualcuno, però, ha voluto fare piazza pulita, portando via ogni cosa. Un gesto codardo, stigmatizzato anche su Facebook dal padre: “A quello sciacallo travestito da serpente che ha ripulito la tomba di Claudio – ha scritto Marchini – non auguro quello che è successo a me. Veramente non so cosa pensare di fronte a questi atti vili a dir poco”. Celestino Marchini, che ha saputo affrontare il suo lutto costituendo insieme alla moglie e agli amici del figlio un’associazione che opera per la sicurezza stradale e per l’istruzione dei bambini e dei ragazzi di Capoverde, ha dichiarato che non è la prima volta che un episodio simile accade, ma mai così radicale. “In passato era successo che ignoti portassero via una pianta, un monile, ma mai tutto come è accaduto ora”. 
A Marchini arriva la solidarietà della politica. “Non ci sono parole per commentare il grave quanto assurdo vandalismo accaduto ieri alla lapide di Claudio Marchini, figlio dell’attuale assessore comunale di Lucca Celestino Marchini – commentano dalla sede di Fratelli d’Italia – Un gesto vile e privo di senso, commesso dalla mente malata di qualcheduno, chissà chi e chissà perché. Da quanto appreso, pare che la lapide del defunto ragazzo Claudio Marchini, morto in quel terribile sabato pomeriggio del maggio 2002 dopo essere stato investito dall’auto di un folle che percorreva la circonvallazione all’impazzata, sia stata depredata dei vari oggetti messi lì in ricordo dai suoi amici e parenti. Ma perché? Per quale motivo giungere a tanta insensata crudeltà? Quello che è importante è che un ragazzo come Claudio, morto assieme all’amico Alessandro Colibazzi per una tragica fatalità, continui a vivere nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano e che gli volevano bene, passando sopra la brutalità di gente capace di abbassarsi a compiere certe azioni scriteriate. All’assessore Celestino Marchini ed alla sua famiglia, il gruppo FdI Lucca, volge tutta la solidarietà e la vicinanza, a magra consolazione di quanto accaduto”.

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