Lo cercano sul torrente ma lui era andato a dormire

Dormiva tranquillamente a casa mentre oltre 50 uomini lo stavano cercando, battendo palmo a palmo nella notte gelida il corso del torrente Sillico, dove ieri pomeriggio (19 febbraio) il pescatore di 30 anni, originario della zona ma residente a Firenze, si era recato, comunicandolo al fratello. Da quel momento però se ne erano perse le tracce. Attorno alle 11 di stamani il ‘mistero’ è stato risolto, mentre ormai da ore gli uomini del soccorso alpino di Lucca e dei vigili del fuoco lo stavano cercando.

L’uomo aveva risalito il corso d’acqua e si era recato in una casa diversa dalla sua nel paese dove aveva trascorso la notte, facendo però allarmare, inutilmente, i parenti. Soltanto stamani facendosi vivo con il fratello è cessato l’allarme.
Gli uomini del Soccorso alpino di Lucca avevano battuto in lungo e in largo la località La Boccaia, nei pressi del  bivio per Pradefosco, nel vallone del torrente Sillico a quota 1100 metri.
La squadra di Lucca è stata attivata intorno all’1 e in mattinata si è recato sul posto altro personale da altre Stazioni, assieme al cane molecolare e ad altre unità cinofile del Sast.
I soccorritori del Sast durante la notte hanno perlustrato a piedi per circa 1 chilometro il torrente e i suoi affluenti: il terreno è impervio, prevalentemente in ombra e in alcuni tratti è presente anche la neve. Nel corso della mattina hanno partecipato alle ricerche anche i vigili del fuoco che nella notte hanno allestito un punto mobile di ricerca nella zona. In azione personale Tas e il nucleo cinofili dei vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri. Alla fine la vicenda si è risolta con il ritrovamento dell’uomo in ottimo stato di salute.
“Una volta ricevuta dal presidente degli autieri della Garfagnana Massimo Turri la notizia certa che era stato visto e trattenuto – spiega Mauro Giannotti, responsabile del centro di protezione civile dell’Unione dei Comuni -, abbiamo dato ordine di interrompere le operazioni, anche avvisando tempestivamente il Responsabile della Protezione Civile provinciale, Francesco Grossi, che stava attivando il volontariato di competenza per proseguire le ricerche nel pomeriggio. L’Unione Comuni Garfagnana ha svolto il fondamentale ruolo di coordinamento delle varie forze attivate, vigili del fuoco e Soccorso alpino e speleologico toscano della stazione di Lucca con le rispettive unità cinofile, arma dei carabinieri, polizia locale, Comune di Castiglione, volontari e gruppi di cacciatori locali. Questa vicenda a lieto fine è stata per noi anche una grande prova di collaborazione e sinergia dei vari soggetti coinvolti nella ricerca che mette ancora una volta in evidenza l’importanza di una cabina di regia, quale il Centro Intercomunale di Portezione Civile della Garfagnana, contribuendo alla conduzione di operazioni tempestive e congiunte”.

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