Palp: “Giovani aggrediti per l’impegno antifascista”

Non ci sarebbe soltanto la militanza politica della vittime alla base dell’aggressione a tre giovani di sinistra avvenuta venerdì sera (4 maggio) in piazza San Michele. Ci sarebbero anche questioni legate ad una neonata società di calcio popolare, che si fonda sui valori dell’antifascismo.
Si fa a poco a poco più chiaro il contesto in cui si è consumata l’ingiustificata violenza: tre giovani prima apostrofati come ’comunisti’ e ’stalinisti’, poi invitati ad allontanarsi dalla piazza e infine presi a calci e a schiaffi.

A confermare i contorni dell’aggressione da parte di 7-8 giovani degli ambienti dell’estrema destra cittadina Potere al Popolo: “La loro colpa? Essere impegnati – spiega Palp riferendosi alle tre giovani vittime – in una neonata società di calcio popolare, basata sui valori dell’antifascismo, che si batte contro razzismo, sessismo e ogni forma di discriminazione”. La squadra si chiama Trebesto ed è nata dopo una serie di assemblee ponendosi come una “società calcistica fondata su principi di totale autogestione – spiegano i promotori -, autofinanziamento e con processi decisionali basati su un concetto di orizzontalità democratica e inclusività oltre ogni barriera di razza e genere, in posizione antitetica a quelli usualmente praticati non solo nelle maggiori realtà calcistiche nazionali, ma anche in quelle locali attive nelle categorie dilettantistiche”. Società già finita nel mirino in certi ambienti di destra.
“Non a caso – prosegue Palp -, gli aggressori sono noti esponenti di quei gruppi neofascisti che da anni, in città, si rendono protagonisti di violenze e soprusi. Ancora una volta, dunque, abbiamo la conferma che l’estrema destra è ben lontana dall’immagine rassicurante che vorrebbe dare di sé, specie nei contesti istituzionali. Proprio per questo, è necessario denunciare pubblicamente certi episodi, vincendo il timore indotto dalle intimidazioni degli appartenenti allo squadrismo nero lucchese. Sono perciò da stimare coloro che trovano il coraggio per farlo, come i tre ragazzi aggrediti, ai quali va tutta la nostra solidarietà”.
Anche la segreteria della sezione Pci di Lucca e Valdiserchio esprime “il proprio sdegno per il vile attacco di matrice squadrista avvenuto nelle sere scorse a Lucca a danno di alcuni giovani militanti antifascisti”. “La città di Lucca – scrive la segreteria del Pci – purtroppo non è nuova a episodi del genere. Occorre innalzare il livello di attenzione delle autorità e delle istituzioni democratiche; bisogna isolare le frange violente, neo fasciste ed antidemocratiche”. “Esprimiamo la nostra solidarietà ai tre aggrediti – continua – ‘colpevoli’ solo di una militanza a sinistra e di voler portare anche nel mondo dei giovani e dello sport popolare i valori dell’antifascismo, dell’antirazzismo e dell’uguaglianza, contro ogni forma di discriminazione. Facciamo sentire la nostra vicinanza a tutti quei giovani che, anche a Lucca, stanno trovando nuova forza per impegnarsi in una militanza politica e sociale, per rivendicare i diritti civili e costituzionali, per realizzare un mondo migliore, battendosi contro l’ingiustizia, la diseguaglianza e l’imbarbarimento di una società basata solo sul profitto”.

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