Truffe in serie a hotel, clienti e società: condannato

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Ha provato a fare come nel film Prova a prendermi e per alcune settimane era riuscito ad assumere diverse identità per trascorrere un’estate all’insegna del lusso e del divertimento. Con documenti falsi era riuscito, infatti, a mettere a segno vari colpi ma poi era stato beccato e costretto a patteggiare 1 anno e 7 mesi di reclusione per truffa e sostituzione di persona e falso. Condanna diventata definitiva con la revoca della sospensione condizionale della pena per altri precedenti specifici.

Così ha infatti stabilito la suprema Corte di Cassazione rigettando il ricorso di un uomo di Viareggio che la scorsa estate era riuscito a mettere nel sacco alcune persone e due società.
Tutto parte da Padova dove l’uomo fingendosi un dipendente della società aeroportuale di sicurezza dello scalo veneziano riesce a noleggiare un’auto adducendo l’urgenza di arrivare in Laguna dove era richiesta la sua presenza. I titolari dell’agenzia di noleggio auto ci cascano anche perché i documenti presentati sembravano veri e concedono la macchina all’uomo senza pretendere carte di credito a garanzia, ma accettando un assegno che poi è risultato scoperto. L’uomo passa dopo pochi giorni a Bologna dove stavolta finge di essere un dirigente di una nota compagnia aerea europea e vende biglietti per circa 8mila euro a ignari acquirenti tramite internet. Ticket che non arriveranno mai ai destinatari.
L’ultimo passo della sua folle estate lo compie a Venezia dove in un noto hotel di lusso esibisce documenti che attestano che si tratta di un pilota di jet di linea e trascorre alcune giornate da sogno senza pagare nulla. Alla reception dell’hotel, però, sono abituati a gestire tentativi di truffa e forse insospettiti dal comportamento dell’uomo effettuano tutta una serie di controlli sui documenti risultati poi falsi. Inevitabile l’intervento della polizia che ha smascherato il truffatore seriale. Da questi avvenimenti la denuncia e il patteggiamento presso il Tribunale veneziano e la condanna divenuta definitiva a seguito della sentenza dei giorni scorsi da parte della Cassazione. Ora l’uomo avendo perso il beneficio della sospensione condizionale della pena dovrà scontare in modalità da decidere successivamente la condanna.

Vincenzo Brunelli

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