Truffe e estorsioni, arrestata una banda

Sette arrestati (cinque sono  finiti in carcere e due ai domiciliari) e otto denunciati: i  carabinieri di Massa Carrara hanno sgominato un gruppo criminale,  collegato a esponenti della ‘ndrangheta e della camorra, che per anni  avrebbe spadroneggiato tra le Apuane e la Lunigiana, compiendo gravi reati sicuri di farla franca. Gli arrestati intercettati si ripetevano tra di loro: “Noi Massa la governiamo, non la comandiamo, la governiamo…”.

Secondo l’accusa il gruppo avrebbe messo in piedi un giro di  estorsioni nei confronti di almeno tre persone, tra imprenditori e  direttori di banca, nella Lunigiana. A far parte del sodalizio  criminale tre persone legate alla criminalità organizzata. In  particolare due sarebbero contigui alla camorra, mentre una terza  persona a una cosca calabrese. Quest’ultimo ha già una condanna  definitiva per 416 bis. L’accusa nei loro confronti è di estorsione  aggravata dal metodo mafioso. Alcuni episodi di truffa e estorsioni si sarebbero verificati anche in provincia di Lucca.
Alle prime ore di questa mattina si è conclusa, da parte del nucleo  investigativo dei carabinieri di Massa Carrara, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia ed antiterrorismo di Genova, l’operazione Drago. L’operazione, che ha visto nella fase esecutiva l’impiego di 60 carabinieri del comando provinciale di Massa Carrara ha  consentito di disarticolare una organizzazione criminale, radicata sul territorio apuano, dedita alla commissione sia di reati di natura  estorsiva.      Sono state eseguite una ventina di perquisizioni, tra cui anche a Seravezza con  l’acquisizione di numerosi documenti probatori e materiale informatico oltre al sequestro di un’attività commerciale, una tipografia nella  quale venivano confezionati ad hoc documenti falsificati ed altro.

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