Rinviati a giudizio per maxi truffa delle auto di lusso

Tutti rinviati a giudizio ad eccezione di Laura Belli. Si chiude con un colpo di scena per quest’ultima, l’udienza preliminare durante la quale il gip Marcella Spada Ricci ha dovuto decidere delle sorti degli indagati nell’operazione Gallardo, condotta dalla squadra mobile di Lucca, con la collaborazione dei colleghi di Pisa e Viareggio che ha smantellato attraverso attente indagini una organizzazione accusata di truffare concessionarie e assicurazioni e esportare nell’est Europa auto di lusso che venivano acquistate a leasing o fornite a prezzi di favore alla gang in Italia e in Lucchesia che poi le immatricolava in Germania, intestandole in alcuni casi anche a dei morti (Leggi). Poi, venivano simulati i furti delle vetture – circa 300 le auto di lusso immesse nel presunto giro di riciclaggio – ma si trattava soltanto di una truffa: i fuoristrada e le berline venivano rivendute su siti internet – spesso con identità fasulle – a prezzi stracciati rispetto al valore di mercato. 

Il giro tra Lucca, la Germania e la Romania era stato stroncato nel giugno del 2013 dopo un’indagine scattata nell’agosto scorso e coordinata in Italia dalla procura di Lucca: 16 le persone che erano state colpite da ordinanze di custodia cautelare: 10 in carcere, di cui 3 arrestati con mandato di arresto europeo, e altre 6 ai domiciliari. Per tutti l’accusa era di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e alla ricettazione, con l’aggravante della transnazionalità.
L’unica persona che è stata completamente prosciolta dal giudice per l’udienza preliminare è Belli, difesa dall’avvocato Eleonora Romani, con un netto non luogo a procedere pronunciato alla fine dell’udienza dal gip. A Belli in un primo momento la procura aveva contestato i reati di appropriazione indebita, danneggiamento fraudolento e la ricettazione dal momento che aveva un legame coniugale, oggi rescisso, con uno dei presunti vertici dell’organizzazione criminale. L’avvocato Eleonora Romani è riuscita, durante l’udienza preliminare, a dimostrare la totale estraneità della donna ai reati che le attribuiva la procura.
Tutti gli altri soggetti coinvolti nelle indagini sono invece stati rinviati a giudizio a vario titolo per i reati per i quali vennero arrestati e in molti casi in concorso tra loro.
Alcuni degli indagati sono già a processo perché hanno scelto di avvalersi di riti speciali tra cui l’abbreviato e il patteggiamento, ad eccezione di Arturo Storico che, essendo già in carcere per altri reati, che sarà giudicato con rito immediato. Per gli indagati che sono stati rinviati a giudizio nella mattinata di oggi, il processo per l’export fraudolento di automobili di grossa cilindrata si aprirà il 12 gennaio 2015.

Gabriele Mori

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