Recuperate opere rubate a vedova d’artista: 2 denunce

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Opere d’arte rubate recuperate dagli agenti della polizia di Viareggio. E’ successo durante un normale controllo nella zona di via Mazzini quando i poliziotti hanno visto passare due persone in un’auto che risultava rubata davanti alla stazione di Pisa. Gli agenti hanno fermato l’auto e hanno provveduto al controllo. Nel bagagliaio, dentro due buste di plastica, sono state trovate due statue di bronzo di cui i due non sapervano spiegare la provenienza: una raffigurava n cavallo e la seconda una figura femminile seduta.
Opere troppo di pregio, secondo i poliziotti, per essere state acquistate da un uomo di mezza età di Pisa, come affermato dai due soggetti. E in effetti, ad un controllo, si riusciva a risalire alla fonderia di Forte dei Marmi dove erano state realizzate le due opere.

La presenza dei due oggetti, apparsi immediatamente di pregiata. Si tratta di Prehistoric Horse di Stanley Bleifeld (28 agosto 1924 – 26 marzo 2011), opera rubata ad ottobre, insieme ad altre due statue in bronzo,  da un’abitazione di Camaiore e di proprietà della vedova del noto scultore americano. La seconda è Batsheva, di Mario Parri (1895 – 1972). La terza, ancora mancante all’appello, è invece The Dr. & Patient, anch’essa dell’artista Stanley Bleifeld. Dopo le indagini si è scoperto che l’opera era stata acquistata, in buona fede, con regolare contratto, su internet da una donna italiana per solo 100 euro. Una volta contattata, ovviamente, la signora ha restituito la terza opera.
I due uomini, invece, sono stati denunciati per ricettazione in concorso: si tratta di un 56enne camaiorese e della sua complice, una 33enne. Entrambi erano già conosciuti dalle forze dell’ordine. Le opere d’arte sono attualmente custodite negli uffici del Commissariato in attesa di essere restituite alla legittima proprietaria che, seppur residente all’estero, non ha mancato di manifestare il plauso per la brillante operazione che ha permesso di recuperare opere d’arte di indubbio valore economico oltre che affettivo e culturale per chi le possedeva e per chiunque ne possa godere nelle esposizioni ad esse dedicate.

 

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