Centrale unica 118, in 4 mesi oltre 27mila interventi foto

L’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi ha visitato oggi (30 maggio) la centrale operativa 118 Alta Toscana, l’unica realtà toscana che è arrivata ad accorpare tre Centrali Operative.
A poco più di quattro mesi dall’estensione dell’attività sulle intere province di Lucca e Massa-Carrara, la presenza dell’assessore Saccardi è stata anche l’occasione per fare una presentazione ed un primo bilancio dei servizi svolti. 

Dopo la visita alla struttura, si è infatti svolto un incontro, nell’auditorium dell’ospedale Versilia, a cui hanno partecipato – oltre all’assessore – la direttrice generale dell’azienda Usl Toscana nord ovest Maria Teresa de Lauretis, il direttore sanitario Mauro Maccari, la responsabile della rete ospedaliera aziendale Grazia Luchini e il coordinare della Centrale 118 Andrea Nicolini. Presenti anche le autorità delle due province ed una rappresentanza delle associazioni di volontariato dei territori di Lucca, Versilia e Massa Carrara.
“Qui è stato fatto un lavoro importante – ha evidenziato l’assessore Saccardi – e per questo ringrazio il personale dell’azienda Usl Toscana nord ovest e le associazioni di volontariato che operano sul territorio e che svolgono un ruolo fondamentale, sempre insieme alle istituzioni. Passare da sei a tre centrali operative non è un’operazione banale ma i primi risultati stanno evidenziando la bontà di questa scelta. Certo, ci vuole un po’ di tempo per riorganizzare un sistema complesso come questo, però il fatto di uniformare protocolli prima diversi da territorio a territorio significa dare a tutti i cittadini le stesse opportunità di cura, in qualsiasi parte della Toscana essi vivano. Il 118 è un servizio strategico, che a volte risponde anche ad un bisogno sociale della popolazione. Per questo motivo con il tavolo di coordinamento delle associazioni di volontariato stiamo lavorando per migliorare sempre di più il sistema di emergenza urgenza della nostra regione. Quanto sia importante la funzione del volontariato lo dimostra, inoltre, la legge di riordino del terzo settore recentemente approvata dal Parlamento”.
“Stiamo lavorando – ha aggiunto la direttrice generale De Lauretis – per avere due centrali operative gemelle, l’altra sarà quella che opererà per i territori di Pisa e Livorno, e stiamo uniformando tutte le procedure in un positivo clima di collaborazione e condivisione. Mi preme inoltre ricordare che l’avvio dell’attività di questa Centrale Operativa Alta Toscana è stato fatto nel pieno rispetto di tutte le procedure sindacali per lo spostamento del personale dalle altre realtà e delle normative per la gestione degli appalti”.
I rappresentanti delle associazioni di volontariato di Lucca, Versilia e Massa-Carrara hanno confermato il grande lavoro che è stato fatto in questi mesi, mentre il coordinatore della struttura Nicolini ha illustrato le caratteristiche tecnologiche ed organizzative della Centrale 118 ed ha ringraziato per la collaborazione i colleghi delle ex Aziende di Massa e Carrara Roberto Vatteroni e di Lucca Maria Grazia Lencioni.
La Centrale Operativa è costata complessivamente 523.438,43 euro di cui finanziati per l’85% (447.429,48 euro) direttamente dalla Regione Toscana.
Nata il 1 dicembre 2015 con l’accorpamento tra la centrale operativa 118 di Versilia e quella di Massa-Carrara, la nuova struttura ha visto completarsi il suo iter di costituzione il 19 gennaio scorso con l’accorpamento anche della centrale operativa 118 di Lucca. La scelta del nome di Alta Toscana è stata fatta per sottolineare che si tratta di una nuova realtà e non di una centrale che ne accorpa altre due, tenendo conto del fatto che questo nome accomuna sicuramente tutto il territorio di competenza.
La copertura territoriale è quella delle intere province di Lucca e di Massa-Carrara per una popolazione residente di circa 600.000 abitanti, un’estensione territoriale di 2.960,34 chilometri quadrati e un flusso turistico di 4.730.775 presenze.
E’ tra l’altro l’unica centrale operativa in Toscana che gestisce contemporaneamente il soccorso in mare e quello in alta montagna, con specifici protocolli d’intesa con il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano e le Capitanerie di Porto.
Al suo interno sono presenti 8 postazioni dedicate alla gestione dei servizi di emergenza territoriale 118 di cui 6 occupate 24 ore su 24 rispettivamente da 1 medico, 3 infermieri che si occupano della ricezione e triage delle chiamate di soccorso e 2 operatori tecnici, appartenenti all’associazione di associazioni di volontariato Esculapio, che gestiscono l’attivazione dei mezzi di soccorso, il tutto come previsto dalla delibera di giunta regionale 544 del 2014.
Oltre a queste 8 postazioni ne sono presenti altre 4 dedicate alla gestione dei trasporti sanitari non di emergenza, ma ricompresi nei Lea, di cui 2 sono occupate per 12 ore al giorno da personale operatore tecnico dell’associazione Esculapio.
A partire dal 19 gennaio ad oggi la Centrale Operativa 118 Alta Toscana ha gestito circa 27.000 missioni in emergenza tra cui circa 16.000 codici gialli e 4.200 codici rossi. Attualmente presenta un tempo medio di intervallo tra la ricezione della chiamata di soccorso e l’arrivo del primo mezzo di soccorso sull’obiettivo di circa 14 minuti, ben al di sotto della media richiesta che è di 18 minuti. La tecnologia presente al suo interno è altamente evoluta e lo sviluppo della stessa è stato effettuato in maniera condivisa con la centrale 118 di Pistoia-Empoli e con la costituenda centrale 118 di Livorno-Pisa, permettendo di fatto di avere 3 centrali operative 118 per la gran parte gemelle, con tutti i vantaggi nell’efficienza ed economia del sistema. Il software gestionale (identico a quello della centrale 118 di Pistoia-Empoli e a quello della futura centrale 118 di Livorno-Pisa) permette la geo-localizzazione dei mezzi di soccorso attraverso un sistema che prevede l’utilizzo, a bordo degli stessi, di particolari strumenti che hanno anche la possibilità di effettuare la trasmissione dei dati necessari ad alimentare il flusso di informazioni verso la Regione Toscana e il Ministero della Salute, oltre che la possibilità di avere la continua monitorizzazione dei mezzi in modo da permettere il loro utilizzo nel tempo più breve in caso di emergenza.
Particolare attenzione viene data alla presenza del volontariato all’interno della centrale attraverso la pluriennale collaborazione con l’associazione Esculapio che mette a disposizione gli operatori tecnici garantendo così l’esperienza delle associazioni al servizio della centrale e quindi dell’utenza. Questi alcuni ulteriori dati significativi sull’attività svolta nel periodo dal 19 gennaio ad oggi, forniti oggi (30 maggio) dal dottor Nicolini: pazienti con diagnosi di Stemi (infarti miocardici) trasportati direttamente dall’abitazione in emodinamica: 55; percentuale di pazienti con Stemi ricoverati in emodinamica entro 120 minuti dalla chiamata: 90,48%; percentuale di pazienti con arresto cardiaco rianimati trasportati in Pronto Soccorso sul totale dei pazienti con arresto cardiaco: 23,44% (45 su 192).

Il commento del sindaco di Camaiore, Del Dotto
“L’incontro con Stefania Saccardi è stato proficuo – commenta il primo cittadino – personalmente, ho espresso soddisfazione per la scelta dell’Ospedale Unico della Versilia come sede della centrale unica del 118. È la conferma che l’ospedale Unico, smentendo i timori, non chiude e, invece, è una realtà e una ricchezza acquisita dalle nostre amministrazioni e dalla nostra gente che è tutelata e deve essere valorizzata nel nuovo sistema sanitario regionale. Approfitto per fare gli auguri di buon lavoro al Dottor Nicolini e a tutti gli enti di pubblica assistenza che, con i loro volontari sono coinvolti in questa novità che ha visto protagonisti i Comuni della Versilia.
Insieme agli altri colleghi abbiamo chiesto più attenzione per i servizi di ingresso all’ospedale Versilia, attraverso la conferma degli investimenti annunciati nella diagnostica e la valorizzazione di un’eccellenza versiliese come quella del pronto soccorso pediatrico.
La Regione, insieme ai territori, dovrà lavorare per ridurre i tempi delle liste di attesa, così da tutelare salute dei cittadini versiliesi e tranquillità delle famiglie, cosa che ha un senso e un peso specifico particolare nella zona turistica che rappresentiamo e che deve dare servizi agli abitanti e anche ai (si spera) molti turisti. Per questo l’ospedale Unico ha bisogno di più personale in questi settori, specie adesso che ci sono i margini nelle risorse finanziarie”.

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