Baccalà “finto” a enoteca, multato produttore

Continuano i controlli della capitaneria di porto di Viareggio nell’ambito dei propri compiti istituzionali, ovvero sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e delle sue risorse, in particolare della pesca. Nei giorni scorsi i militari hanno ispezionato le cucine e le celle frigorifere di alcuni esercizi commerciali (in particolare ristoranti ed hotel) della Versilia, poco prima dell’orario di apertura ai clienti. Sostanzialmente buona la situazione riscontrata per quanto riguarda la tracciabilità e la conservazione dei prodotti ittici.

Tuttavia, in una enoteca di Lido di Camaiore che somministra cibi pronti, nel menù era riportata la dicitura Baccalà con patate. Da un accurato controllo sulle etichette delle vaschette contenenti tale pietanza è emerso che la dicitura “baccalà” era seguita dalla dicitura “molva”, specie ittica simile al merluzzo da cui viene prodotto il baccala ma di qualità – e valore commerciale – inferiore.
Nel corso degli accertamenti sulla filiera del prodotto, la guardia costiera è quindi risalita a due ditte fornitrici, le quali consapevolmente lavoravano e confezionavano il “molva” apponendovi una etichettatura non conforme (da qui la sanzione amministrativa da 1166 euro) ed omettendo inoltre altre informazioni utili per la corretta rintracciabilità del prodotto, ovvero zona, attrezzi di cattura e nome scientifico (la sanzione, in questo caso, ammonta a 1500 euro).
Nessun verbale invece per il titolare dell’enoteca, in buona fede ed indotto in errore dalle errate etichette e dalle stesse fatture di acquisto, riportanti la dicitura Baccalà estivo con patate. Così come in buona fede erano certamente i consumatori, convinti di mangiare (e pagare) dell’ottimo baccalà.
Nella notte, poi, sono stati effettuati controlli in mare ai pescherecci in attività ed alle reti da posta. Durante la vigilanza, proprio nelle vicinanze dell’imboccatura portuale, la motovedetta della guardia costiera si è imbattuta in una rete da posta tipo tramaglio di circa 1000 metri, stesa senza alcun segnalamento luminoso e quindi potenzialmente pericolosa per la sicurezza della navigazione e per l’ambiente. La rete, priva di idonee targhette identificative per risalire ai proprietari, è stata salpata dai militari, non senza difficoltà, e sottoposta a sequestro amministrativo contro ignoti.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.