Tentato stupro a Viareggio, sindaco chiede rinforzi

L’emergenza sicurezza torna in primo piano a Viareggio, dopo un inquietante episodio avvenuto ieri sera e ancora tutto da chiarire in via Matteotti. Dalle prime ricostruzioni, una giovane donna sarebbe stata aggredita da un uomo che avrebbe tentato di stuprarla. I volontari vicina della Croce Rossa, sentite le grida della giovane, le sono corsi in aiuto mettendo in fuga l’aggressore, ora ricercato dalla polizia. E sul tema della sicurezza, proprio questa mattina (20 dicembre) il sindaco Giorgio Del Ghingaro, spinto dagli ultimi episodi di violenza, ha scritto al prefetto Giovanna Cagliostro, chiedendo risposte e un intervento diretto.

“Gli episodi di criminalità diffusa di cui lei è certamente a conoscenza e che ogni giorno si ripetono – scrive Del Ghingaro al prefetto -, mettono a dura prova la percezione della sicurezza della città: non basta il gran lavoro portato avanti dalle forze dell’ordine, che ringrazio per l’impegno e per i risultati che nonostante le difficoltà vengono raggiunti, non bastano i proclami di reati in calo, sbandierati a mezzo stampa. I cittadini chiedono risposte vere, e io con loro: serve una forte presa di posizione. Serve il suo intervento”.
Una posizione netta e decisa quella del primo cittadino. “Lei – prosegue il sindaco nella lettera alla Cagliostro – è certamente a conoscenza della terribile situazione che il Comune di Viareggio sta attraversando, situazione aggravata negli anni dai ripetuti commissariamenti che non hanno certo giovato alla città. E non mi riferisco solo allo stato di dissesto economico ma anche e soprattutto al dissesto sociale e al disinteresse che, in passato, le istituzioni hanno mostrato per la città che invece avrebbero dovuto accudire. E il degrado nel quale Viareggio è stata lasciata affondare in questi anni è la sua manifestazione tangibile. Così la città, che dovrebbe essere per storia, grandezza e vocazione, il capoluogo della Versilia, località turistica internazionale, ha passato l’ennesima estate riempiendo le pagine della cronaca nera locale, con notizia di scippi, furti, aggressioni. Non sono mancati gli omicidi e, onnipresente, lo spaccio di stupefacenti”.
“Un’estate – ricorda Del Ghingaro – durante la quale la città era stata messa nelle mani di un commissario prefettizio, che ringrazio per aver portato avanti l’ordinaria amministrazione. Un’estate che però, come sempre capita a Viareggio, di ordinario non ha avuto niente. Così, per rimediare al crescente problema della criminalità che attanagliava una piazza cittadina, piazza Dante, si è pensato bene di ricorrere ad un’ordinanza di chiusura anticipata di alcune delle attività che insistono sulla piazza stessa, provvedimento anch’esso straordinario per natura, e che non può essere considerato risolutivo del problema”.
“In occasione dell’ultimo comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunito in Prefettura – prosegue Del Ghingaro -, questa amministrazione rappresentata dall’assessore alla Libertà urbana Maurizio Manzo, si è fatta portavoce dell’istanza dei cittadini che in quella piazza risiedono, i quali hanno raccolto oltre 80 firme e chiedono un presidio fisso di polizia. Presidio che farebbe indubbiamente percepire più sicurezza ai residenti della piazza e potrebbe funzionare da deterrente. D’altra parte è anche vero che con le attuali forze a disposizione, tale presidio diventa molto difficile, se non impossibile, da assicurare e potrebbe andare a discapito delle altre zone della città, che ugualmente chiedono controlli e sicurezza: di ieri sera la notizia di un tentato stupro nella centralissima via Matteotti. So che lei, signor prefetto ha tra le sue priorità la sicurezza di Viareggio, che tutta chiede attenzione, non solo una piazza più esposta, non solo una via di periferia: come primo cittadino sono quindi a chiederle di prendere in seria considerazione l’ennesima mia richiesta di invio di ulteriori unità di polizia da destinare al controllo del territorio della città. L’amministrazione è pronta a fare la sua parte, attivando un coordinamento tra la nostra polizia municipale con le altre forze di polizia sul territorio, ma senza rinforzi che siano garantiti, possiamo fare ben poco”.

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