Trovato morto sul greto di un torrente in Garfagnana

di Roberto Salotti
Resta un mistero la morte di un giovane, di apparente età tra i 20 e i 30 anni, trovato morto semi nudo sul greto del torrente Grignetola, in località Pianettora, nel comune di Castelnuovo di Garfagnana. Era disteso a terra, con la schiena appoggiata ai massi del rigagnolo prosciugato, e senza la maglietta, morto ormai da diverse ore. Il cadavere non è stato ancora identificato compiutamente, perché il giovane non aveva con sé documenti. I carabinieri hanno comunque raccolto alcuni effetti personali sparsi vicino al corpo senza vita del giovane, nella speranza di dargli un nome e un cognome. Stando alle prime ipotesi degli investigatori, dovrebbe comunque trattarsi di un giovane di origini nord africane, forse un tunisino: ai carabinieri ieri era giunta la segnalazione di un giovane scomparso in zona, ma non ci sono elementi per dire con certezza che si tratti dell’uomo trovato cadavere da una coppia del posto che oggi pomeriggio (19 luglio) si era recata nel sentiero di bosco che costeggia il canale per fare una passeggiata al riparo dal gran caldo di questo torrido luglio.

I due hanno notato quel corpo riverso a terra, vicino ad una pozza d’acqua, quel che rimane del torrente in secca in queste settimane d’arsura. Sono stati loro a comporre con il cellulare il 112 e a dare l’allarme attorno alle 18,30 ai carabinieri. I militari di Castelnuovo e quelli del Norm diretti dal capitano Paolo Volonté sono accorsi sul luogo del macabro ritrovamento, chiedendo l’intervento di un’ambulanza del 118 e dei vigili del fuoco. Per il giovane, purtroppo, non c’era nulla da fare: la morte risale a qualche ora prima dal ritrovamento del corpo, ma le cause del decesso restano ancora un giallo. A chiarirlo potrà essere soltanto l’autopsia che il pm di turno Lucia Rugani affiderà al medico legale Stefano Pierotti che in serata, accompagnato sul posto, ha eseguito un primo esame esterno della salma. Esame da cui discendono già alcuni punti fermi nell’indagine avviata dai carabinieri: l’ipotesi dell’omicidio che per alcune ore era rimasta in piedi lascia spazio adesso ad altre ipotesi. Da quella dell’incidente – anche se il corpo non presenta segni di traumi evidenti, fino al malore o altre cause, che escludono tuttavia, almeno in questa fase dell’inchiesta, la morte provocata da terze persone.
Lentamente, la situazione si è fatta più chiara. L’esame esterno del medico legale era atteso per capire se il cadavere presentasse le tracce di violenza. La salma, infatti, non è stata toccata fino all’arrivo dell’anatomopatologo, come prevede la procedura in casi come questo. La salma, recuperata con l’aiuto dei vigili del fuoco, è stata trasferita in serata all’obitorio del Campo di Marte di Lucca dove nei prossimi giorni sarà eseguito l’esame necroscopico. Solo a quel punto potranno delinearsi meglio le circostanze della morte, mentre i carabinieri lavorano alla compiuta identificazione della vittima per dare la triste notizie alla famiglia.

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