Via a Lubec: si progetta sala multimediale per Museo Puccini foto

Giacomo vs Giacomo: la sfida ha avuto inizio. Da questa mattina i team selezionati per Creathon, la maratona di creatività che si svolge nell’ambito di LuBec Lucca Beni Culturali, sono al lavoro al Real Collegio di Lucca ed entro le 9,30 di domani dovranno presentare alla giuria tecnica i loro lavori per Giacomo Puccini e per Giacomo Leopardi. L’hackathon richiede infatti ai partecipanti di realizzare un progetto che promuova, attraverso la tecnologia, Lucca e Recanati. Domani pomeriggio saranno premiati i due team vincitori.

Nello specifico, per la città toscana l’obiettivo è la valorizzazione dell’opera del maestro tramite l’allestimento di una sala multimediale del Puccini Museum. Puccini, come il sindaco di Lucca ha ricordato al momento del taglio del nastro, “ci ha lasciato un contributo troppo importante ed è bello pensare a come iniziative come queste leghino cultura e creatività. Questa è una sfida davvero avvincente fra due grandi maestri, entrambi fortemente legati alle rispettive città d’origine. Due città che hanno quindi qualcosa in comune, che hanno un Giacomo in comune”. “Questa è la dimostrazione – ha detto Nico Cerri del Polo Tecnologico Lucchese – che non è vero che con la cultura non si mangia. Abbiamo qui degli esempi di start up della cultura”.
Per Recanati la sfida è creare un prodotto o servizio che promuova l’itinerario “leopardiano”, tenendo conto della disponibilità di un servizio navetta, il cui itinerario, per l’appunto, è ancora da definire. “Recanati ha la fortuna di essere ricca di luoghi fisici da scoprire”, ha spiegato l’assessore alla cultura Rita Soccio. “Pensate alla piazzuola del Sabato del villaggio, alla casa natale del poeta oppure alla casa di Silvia. È una fortuna immensa ed è per questo che la città investe tantissimo in cultura”. Nel 2018, poi, dovrebbe aprire al pubblico l’orto delle Monache, cuore del Colle dell’Infinito, il cui recupero ambientale è stato affidato al Fai, con la direzione dei lavori al famoso architetto paesaggista Paolo Pejrone.
“La riscoperta di Recanati, sia da parte dei cittadini che dei turisti, è attribuibile a due eventi – prosegue l’assessore – Il primo è stato l’uscita del film Il giovane favoloso diretto da Mario Martone ed interpretato da Elio Germano. Una pellicola che ha avuto un successo inaspettato, che ha usufruito dei bonus del Ministero e che oggi è in attivo. Questa è la cultura che produce reddito. Poi c’è stata la candidatura a capitale della cultura che ci ha portato ad aderire alla rete della città della cultura. Una sfida bellissima, in cui la vittoria è stata sfiorata, lasciando dei grandi vantaggi: un programma culturale strutturale che ancora oggi è in atto e che, devo dire, mi ha dato forza come Assessore alla Cultura perché mi ha aperto molte porte, anche con la stessa Amministrazione comunale. È stata una sfida che ha generato partecipazione, dei cittadini e delle imprese (come Clementoni, ndr). Abbiamo deciso di puntare quindi sul genius loci, perché dobbiamo comprendere che l’unicità è ciò che rende l’Italia così forte. Senza unicità non avremmo avuto, per esempio, il Rinascimento”.
Quanto a Creathon, ha proseguito la Soccio, “l’idea mi è piaciuta da subito. Avendo una formazione da grafica, posso dire che il concept per me ha subito funzionato”.
Nel corso della prima giornata è stato assegnato anche il riconoscimento Lubec 2017 ad Antonia Pasqua Recchia, segretario generale uscente del Mibact, per l’intervento e l’impegno nella salvaguardia del patrimonio culturale nelle zone colpite dal terremoto il 24 agosto 2016.
A consegnare il premio Giampaolo D’Andrea, capo gabinetto Mibact, alla presenza, tra le varie autorità, del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini. Nel discorso di ringraziamento, Recchia ha voluto condividere il riconoscimento ricevuto con tutta la squadra sia di colleghi del Mibact che degli oltre 600 volontari, che con lei hanno lavorato nell’ultimo anno per salvare e recuperare un patrimonio che incarna l’identità dei paesi colpiti dal sisma. Momento toccante è stata la lettura da parte di Recchia di una pagina di ricordi del momento in cui è arrivata ad Amatrice appena pochi giorni dopo la devastazione del terremoto: un ricordo commosso, ma carico di speranze per il futuro.
Ad aprire la prima giornata di LuBeC 2017 era stato Gaetano Scognamiglio, presidente di Promo Pa Fondazione, il quale ha sottolineato come il tema della rassegna, la Cultura 4.0, rappresenti i tempi di grande cambiamento che la società sta vivendo. “LuBeC 2017 – ha aggiunto il presidente – è un cantiere in continuo movimento. Sarà un’occasione concreta per pensare alle possibili declinazioni di un approccio 4.0 per la valorizzazione di beni e risorse culturali”.
Alla sessione plenaria di apertura di LuBeC è intervenuta anche l’assessore alla cultura e ricerca della Regione Toscana, Monica Barni, che ha ribadito come “l’accesso e la partecipazione alla cultura sono punti fondamentali per il buon vivere della società. Da questi due giorni di LuBeC dovranno emergere non solo idee al riguardo, ma anche proposte concrete che possano incidere positivamente sulla vita della comunità”.
Cultura come centro delle dinamiche del nostro Paese è il concetto espresso da Carla Di Francesco, segretario generale del Mibact, e da Luigi Ficacci, soprintendente di Lucca e Massa Carrara, che si augura la definizione di un sistema turistico nazionale con strategie e obiettivi netti.
Presentato anche il paese ospite di LuBeC 2017, la Tunisia, rappresentato da Moez Sinaoui, ambasciatore della Tunisia in Italia, che ha individuato in i tre pilastri che rendono Italia e Tunisia Paesi vicini non solo geograficamente ma anche culturalmente.
All’interno della prima giornata Fondazione Promo Pa e Avanzi – Sostenibilità per azioni hanno lanciato Smarip, un master che si pone l’obiettivo di sviluppare capacità di analisi critica e di azione fondata su esperienze già messe in atto, che si costituiscano come linee guida amministrative e metodologiche nel processo di rigenerazione degli immobili pubblici a fini sociali e culturali. Il corso si svolgerà nelle sedi di Milano e Bologna ed è destinato a tutti gli amministratori e dirigenti pubblici, funzionari e professionisti del settore.
Parlando dei processi di rigenerazione urbana, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e Roberta Franceschelli, responsabile area cultura della Fondazione Unipolis, condividono l’idea per cui la riattivazione di edifici pubblici possa e debba passare da una progettualità culturale di significativo impatto sociale che veda la collaborazione stretta tra pubbliche istituzioni e attori privati.
A tale proposito sono intervenuti anche Matteo Bartolomeo, Co-fondatore di Avanzi sostenibilità per Azioni e presidente di Base Milano, uno dei più lampanti esempi di rigenerazione urbana su territorio nazionale, e Marco Vecchione, coordinatore dell’attività di valorizzazione Agenzia del demanio. “Nel rapporto pubblico-privato – spiegano – è necessario che siano garantiti agli investitori flessibilità nei progetti ed una forte riduzione dei rischi. L’amministrazione pubblica è chiamata a valutare la sostenibilità economica di un progetto e promuoverne gli eventuali riscontri positivi sulla comunità”.
Il dialogo e la collaborazione tra pubblico e privato è stato argomento centrale anche nella presentazione di siti Unesco in Classe A, progetto realizzato da Enea in collaborazione con Promo PA Fondazione, che si inserisce nel quadro più ampio del programma patrocinato dal Mibact “Italia in Classe A”, dedicato all’efficientamento energetico. Il progetto pilota, presentato a LuBeC, consiste nella strutturazione di un sistema di open data e modelli applicativi legati proprio all’efficientamento e alla sostenibilità dei siti Unesco. Tra i siti coinvolti i Sassi di Matera, il centro storico di Urbino, le Ville e i Giardini Medicei a Firenze, la Basilica di Assisi. Sarà un modo per definire metodologie, fruibili da pubbliche amministrazioni e privati.
Il tema della sostenibilità è centrale per l’Unesco, a LuBeC rappresentato da Paolo Fontani, sirettore dell’Ufficio Unesco a Bruxelles e della rappresentanza Unesco alle Istituzioni Europee, che si è impegnato a portare il progetto nella sede centrale di Parigi. Il patrimonio è mondiale ed è necessario che attraverso attività di formazione da un lato, di sistemi di partenariato pubblico-privato dall’altro, ciascuno di noi possa arrivare a sentirsi a casa ovunque nel mondo.
Le foto di D. Bertuccelli

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