Boccherini, più iscrizioni e collaborazioni internazionali

Grande è l’attenzione, in questi giorni, per il futuro dell’istituto superiore di studi musicali Luigi Boccherini che, a seconda di come sarà impostata la legge di bilancio a Roma, potrebbe avviare il proprio percorso verso la statizzazione. “Un passaggio che si completerebbe in tre anni, che darebbe stabilità economica al conservatorio e renderebbe ancora più saldo il legame con la città e il territorio”, commenta il direttore Fabrizio Papi. La qualità dell’offerta formativa e culturale fa sì che, anno dopo anno, il numero delle immatricolazioni cresca: significativo l’incremento del 15 per cento registrato quest’anno; ma ad aumentare sono anche le collaborazioni internazionali e le rassegne concertistiche che accompagnano la vita culturale della città.

Solo nel mese di settembre, Open Gold e Festival Boccherini hanno coinvolto circa duemila persone. Numeri che rafforzano la convinzione di avere le carte in regola per rispondere positivamente ai parametri richiesti per la statizzazione. “La forza del Boccherini sta nella sua capacità di guardare al mondo rinsaldando il legame con la città – afferma Paolo Cattani, presidente dell’istituto – e lo conferma il fatto che il Comune di Lucca non ci ha mai lasciati soli e il sostegno che l’Associazione musicale lucchese, Lucar Bmw e la loggia Burlamacchi hanno voluto dare per assegnare tre borse di studio a studenti meritevoli che iniziano ora il biennio”. Un contributo di 2000 euro per ciascuno dei tre studenti che ieri (19 ottobre) sono stati selezionati da una giuria esterna composta dal giornalista e storico della musica Sandro Cappelletto, dal critico musicale Oreste Bossini e dal musicologo Guido Salvetti. “I tre esperti si sono trovati realmente in difficoltà – racconta Fabrizio Papi – perché il livello degli otto studenti che, ammessi al biennio con un voto minimo di 29/30, era molto alto”. Ad aggiudicarsi le ambite borse di studio sono stati la flautista Agnese Manfredini e i pianisti Ekaterine Gagnidze e Leonardo Macerini. “Contribuire alla riuscita di percorsi di eccellenza è una delle missioni di Lucar – spiega Giorgio Serafini – e vorremmo essere ricordati per aver avuto la capacità di restituire qualcosa al territorio che ha accolto il nostro percorso imprenditoriale”. Alle parole di Serafini fanno eco quelle di Francesco Borgognoni, presidente del collegio toscano del Grande Oriente d’Italia: “Noi massoni crediamo nei percorsi per rafforzare la preparazione culturale in ambito laico e abbiamo voluto sostenere il Boccherini che porta avanti, sul territorio, un’opera davvero meritoria”. Della stessa opinione Lido Vitale della loggia Burlamacchi: “Voglio esprimere il nostro apprezzamento per il lavoro che concorre all’accrescimento intellettuale della città di questa prestigiosa istituzione accademico-musicale”. Non sono solo lucchesi gli studenti del Boccherini, che per il 63 per cento sono impegnati nei corsi accademici e per il 37 per cento in quelli preaccademici. Molti provengono da altre città d’Italia e alcuni dal Messico, dalla Cina, dalla Georgia e dalla Corea. “Una realtà che è una risorsa formativa e culturale che valorizza la città – afferma Stefano Ragghianti, assessore alla cultura – e che il Comune di Lucca ha sostenuto con convinzione. Confermo il nostro impegno in prima linea per la statizzazione e, fino a che non sarà completata, ritengo fondamentale l’impegno congiunto di pubblico, privato e terzo settore”. Tra le associazioni che nel tempo hanno saputo stringere un patto di collaborazione proficua col Boccherini, l’Aml: “Condividiamo l’opportunità di investire nel talento e di formare così i professionisti della musica di domani – afferma il presidente Marco Cattani – e, nel nostro piccolo, anche noi contribuiamo con le borse di studio intitolate a Carol McAndrew, primo presidente della nostra associazione”.

Un’offerta formativa in crescita
Di grande pregio sono anche le collaborazioni sviluppate in ambito formativo. Se da un lato l’istituto musicale, con un grande sforzo organizzativo, è il primo in Toscana a offrire corsi per l’assegnazione dei crediti formativi in materie pedagogiche per accedere ai percorsi Fit necessari per i nuovi insegnanti (ad oggi sono circa 120 gli iscritti), dall’altro anche i master Mai e Madamm continuano ad affermarsi a livello nazionale ed estero. Il Mai (Musica applicata all’immagine), infatti, sta perfezionando un’importantissima convenzione (l’unica attiva con un conservatorio in Italia) con il centro sperimentale di cinematografia di Roma, in un’ottica di potenziamento del centro, nel settore musica. Da Roma, gli studenti del Mai otterranno materiale girato su cui lavorare, ma avranno anche la possibilità di lavorare in coppia con aspiranti registi che verranno ospitati a Lucca per una settimana di seminari, workshop e lavoratori. Importanti nuove collaborazioni anche per il Madamm (Master in direzione artistica e management culturale), strette con istituzioni di prestigio, come il Teatro Regio di Parma, il Teatro Carlo Felice di Genova e la Fondazione Matera capitale europea della cultura.
Le collaborazioni
Molti, dunque, i progetti a medio e lungo termine portati avanti dall’istituto, che mira ad acquisire un peso sempre maggiore in Toscana e in Italia. E che il Boccherini abbia tutte le carte in regola per diventare un istituto di riferimento anche fuori dai confini nazionali lo hanno dimostrato le cooperazioni sviluppate con enti nazionali e internazionali come l’Asociación Luigi Boccherini, l’Universidad Autónoma de Madrid e la Società italiana di musicologia, che proprio in questi giorni porta a Lucca il suo XXIV convegno annuale, durante il quale verrà presentata la rivista di musicologia dell’istituto, Codice 602. Il convegno pone per tre giorni Lucca al centro della ricerca musicale internazionale e riconosce al Boccherini un ruolo importante non soltanto a livello di insegnamento, ma anche sul piano della promozione della ricerca musicologica.

In allegato, i risultati conseguiti nei concorsi dagli allievi del Boccherini nel 2017

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