Puccini, ‘La Fanciulla del West’ apre la stagione lirica

Sarà La Fanciulla del West di Giacomo Puccini – in scena al teatro del Giglio sabato 18 novembre alle 20,30 (con replica il 19 novembre alle 16), ad aprire la stagione lirica 2017-2018 ed anche la quarta edizione dei Lucca Puccini days.
L’evento è stato presentato oggi (15 novembre) alla presenza del cast e, per le istituzioni locali, di Stefano Ragghianti (assessore alla cultura), Manrico Ferrucci (direttore generale teatro del Giglio), Aldo Tarabella (direttore artistico) e Luigi Viani (per la Fondazione Puccini). Una tra le opere pucciniane più raffinate, dunque, rappresenta anche il ponte che collega Lucca agli Usa, grazie alla coproduzione che lega il teatro del Giglio al teatro lirico di Cagliari, all’opera Carolina di Charlotte e alla New York City Opera.

Fanciulla, storia di contrasti passionali e d’avventura – che ha per protagonisti Minnie, lo sceriffo Jack Rance ed il bandito Dick Johnson – è pronta a stupire anche a Lucca, con ritmi coinvolgenti, melodie originali e notazioni paesaggistiche di prim’ordine.
“Prima di approdare sul nostro palcoscenico – spiega Ferrucci – questa nuova produzione di Fanciulla ha già avuto il suo “battesimo americano” in aprile a Charlotte (North Carolina) e in settembre a New York, e alle recite oltreoceano sono seguite, nell’ottobre scorso, otto rappresentazioni al teatro Lirico di Cagliari; ovunque, è stata apprezzata con autentico entusiasmo dal pubblico e dalla critica”. Le due recite lucchesi, peraltro, faranno da apripista al percorso co-produttivo con il Verdi di Pisa, l’Alighieri di Ravenna, il Comunale Pavarotti di Modena e il Goldoni di Livorno, teatri nei quali La fanciulla del West riallestita in queste ultime settimane al teatro del Giglio sarà rappresentata tra febbraio e marzo 2018.
“La fanciulla del West – afferma Ragghianti – è un’opera molto apprezzata a livello internazionale. Dobbiamo essere coscienti del grande patrimonio artistico che abbiamo a disposizione ed è necessario continuare a valorizzarlo. Tutto questo è stato reso possibile da una strategia di programmazione e comunicazione che pone al centro della vita culturale cittadina la figura e l’opera di Giacomo Puccini, mettendo sinergicamente in campo tutte le forze musicali, produttive e scientifiche, dal teatro del Giglio alla Fondazione Giacomo Puccini al Centro studi Giacomo Puccini”.
E se per Viani “questo è il modo migliore per inaugurare la quarta edizione dei Puccini days”, Tarabella evidenzia come questo sia anche “un nuovo capitolo della storia pucciniana del Teatro del Giglio, una storia che ha radici profonde, legate alla presenza del maestro nel nostro teatro per seguire le prove e i debutti lucchesi di molte delle sue opere. Fanciulla del West è tra queste: fu infatti rappresentata al Giglio un anno dopo la prima assoluta al Metropolitan di New York. Continuiamo a registrare un amore infinito, negli Usa, per le opere di Giacomo Puccini. Per noi si tratta di una bella responsabilità, perché il maestro la eseguì qui, per la prima volta, nel 1911”.
Ivan Stefanutti è il deus ex machina di questa Fanciulla, di cui firma regia, scene, costumi e proiezioni: “La descrizione di questo mondo così selvaggio – afferma – è una dichiarazione d’amore da parte di Puccini, un moto di affetto e comprensione dell’autore verso persone costrette a scelte di vita tanto difficili. Si tratta di una sfida estremamente entusiasmante: abbiamo ripreso lo spettacolo originale adeguandolo all’occhio moderno. La cosa bella è che non ci sono stati campanilismi di sorta: siamo tutti sulla stessa barca”.
Responsabile musicale dell’opera, sul podio di orchestra della Toscana e coro del Festival Puccini (maestro del coro Elena Pierini), è James Meena, bacchetta americana attiva da molti anni nei più importanti teatri d’opera del mondo. Il cast in scena il 18 novembre vedrà protagonista il soprano Amarilli Nizza, al suo debutto italiano nel ruolo di Minnie, affiancata dal Jack Rance di Elia Fabbian e dal Dick Johnson/Ramerrez di Enrique Ferrer. Kristin Sampson (Minnie), Enrico Marrucci (Jack Rance) e Mikheil Sheshaberidze (Dick Johnson/Ramerrez) saranno gli interpreti della recita del 19 novembre. Completano il cast Gianluca Bocchino (Nick), Alessandro Abis (Ashby), Giovanni Guagliardo (Sonora), Andrea Schifaudo (Trin), Pedro Carrillo (Sid), Alessio Verna (Bello), Marco Voleri (Harry), Tiziano Barontini (Joe), Giuseppe Esposito (Happy), Federico Cavarzan (Larkens/Billy Jackrabbit), Sabina Cacioppo (Wowkle), Carlo Di Cristoforo (Jake Wallace), Ricardo Crampton (Josè Castro) e Antonio Della Santa (Un Postiglione).
Il 18 novembre, alle 15, nella casermetta San Colombano, lo spettacolo sarà preceduto dalla giornata di studi Mi son messo in cammino: Puccini nel ‘West’ di Fanciulla promossa e organizzata da Centro studi Giacomo Puccini, Fondazione Giacomo Puccini e Teatro del Giglio. Quattro gli interventi in programma, tutti incentrati sul tema di Fanciulla del West: Emanuele Senici (La fanciulla del West e la tradizione dell’opera italiana), Riccardo Pecci (Mito, simbolo e realtà fotografica nel West di Puccini e nel Tirolo di Catalani), Andrea Palandri (500 pagine su Fanciulla) e Ivan Stefanutti (A volte bisogna giocare, e giocare sporco) saranno coordinati da Fiamma Nicolodi. Elisabetta Salvatori leggerà estratti da articoli pubblicati su quotidiani e periodici cittadini nei giorni del debutto di Fanciulla al teatro del Giglio (settembre 1911), pubblicati sul sito Giacomo Puccini nello specchio (periodici.puccini.it), un progetto ideato e realizzato dal Centro studi Giacomo Puccini con la collaborazione di Alessandro Cecchieri e Sara Matteucci, con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Lucca.
Per James Meena “Fanciulla è un’opera di straordinaria difficoltà e la sinergia tra Italia e Usa non poteva che crearsi partendo da questo capolavoro pucciniano”.
I costumi sono stati affidati alla sapiente mano del celebre atelier veneziano di Stefano Nicolao: “Li abbiamo realizzati su misura e sono molto realistici – commenta – specialmente quelli dei minatori, invecchiati ed usurati appositamente”.
Di buon auspicio, infine, il commento del soprano Amarilli Nizza: “Spero davvero che Lucca riesca a diventare, per Puccini, quello che Salisburgo è per Vienna. Il maestro è il più amato e rappresentato al mondo, insieme a Verdi: in questo senso, dopo gli Usa, potrebbe essere interessante un’apertura ulteriore verso Cina e Giappone”.
I biglietti vanno da 15 a 55 euro. Per informazioni, prenotazioni e acquisti, rivolgersi alla Biglietteria del Teatro del Giglio (telefono 0583.465320 – email biglietteria@teatrodelgiglio.it) aperta al pubblico dal mercoledì al sabato dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 18 e un’ora prima di ogni spettacolo.

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