Emanuele, vita da rapper: ecco il primo Ep foto

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Chi lo ha detto che Lucca è solo la città della musica classica? Conto alla rovescia per l’uscita di Sbarre Ep, il disco del giovanissimo rapper lucchese Emanuele Farina – in arte Il matto – che dopo anni di viaggi, prove, grandi legami e battaglie di ogni genere ha deciso di aprire e rispolverare il cassetto dei sogni da sempre lasciati a metà.
Il ‘nostro’ Matto, nato e cresciuto a Lucca e poi diventato un lupo grigio a spasso per l’Italia alla ricerca di stimoli e nuove avventure, dopo numerose battle di freestyle e importanti featuring pubblicati su YouTube ma mai pubblicizzati abbastanza, si è finalmente convinto che è arrivato il momento di tirar fuori denti e artigli e di uscire dalla tana.

Il disco – composto da 13 tracce scritte di suo pugno a cui hanno collaborato anche altri giovanissimi rapper provenienti da ogni angolo del Paese – è molto introspettivo e contiene pezzi del tutto inediti, eccetto il singolo Chi mi sta attorno uscito lo scorso 16 novembre e già “chiacchierato” sui giornali di musica hip hop nazionali: parole forti e una rabbia in rima che in pochissimi giorni hanno contato quasi mille visualizzazioni, grazie anche all’estro del videomaker cremonese Pablo Grisales.
Ma com’è nato questo disco? Emanuele si è appassionato alla musica fin da piccolo, soprattutto quando ha cominciato a suonare la chitarra il pomeriggio con gli amici e poi la batteria in un piccolo gruppo rock – i Vipers – con cui si esibiva saltuariamente in un noto pub cittadino. Una passione che poi ha cambiato pelle e col tempo lo ha fatto innamorare della musica rap, uno stile duro e senza peli sulla lingua che è riuscito ad aiutarlo a tirar fuori e a sfogare non solo la sofferenza accumulata negli anni ma anche il talento per la scrittura e, perché no, anche per il palco. Talenti che poi sono del tutto scoppiati conoscendo altri ragazzi della città, noti come Young Rascalz della Dogana Crew con cui si è messo tutto in moto ed ha trovato la sua vera vocazione: spaccare a colpi di freestyle.
“L’idea del disco – spiega il giovane rapper – è nata perché ormai ho passato molto tempo in studio accanto a professionisti cercando di affinare la mia tecnica. Ho già fatto molti singoli ma non mi sentivo ancora pronto per un passo del genere, adesso sento che è arrivato il momento e spero che esca ad anno nuovo, evitando il periodo natalizio. A Lucca il rap c’è ma è nascosto, voglio che finalmente venga tirato fuori e fatto scoprire. Il mio – racconta – è un disco molto introspettivo: prima di buttare giù le tracce ho cercato di guardare dentro me stesso e poi di allargare lo sguardo verso uno scenario più generale. Il pezzo Chi mi sta attorno è nato per rispondere a una domanda che mi fanno in molti: spesso – continua – mi viene chiesto perché non sorrido mai nelle foto e che cosa ho. Ecco, penso che prima di chiedermi che cosa ho la gente dovrebbero chiedermi ‘cosa mi manca’. Come spiego nella canzone ciò che sento davvero lo sa solo chi mi sta vicino, non certo la gente che ascolta i miei pezzi o legge ciò che scrivo su Facebook”.
Il giovane rapper, che a dicembre compirà 23 anni, negli ultimi anni si è “ramificato” anche a Bologna dove ha avuto modo di conoscere molte persone preziose per la sua carriera e di immergersi nel mondo del doppiaggio cinematografico, purtroppo non andato a buon fine.
“Sono stato circa sette mesi a Bologna dove ho cominciato a collaborare con la crew Boca Di Senura – ha raccontato il rapper – Bologna è la patria dell’hip hop italiano, lì sono nati grandi personaggi e la città ti permette di fare molte conoscenze, aiutandoti anche in quella spinta in più che serve a farti emergere. Le battaglie di freestyle mi hanno portato a girare gran parte dell’Italia: sono stato a Roma, a Milano, a Genova e questa estate, trovandomi in vacanza in Sardegna, grazie ai miei contatti ho saputo che poco lontano da me ci sarebbe stata una competizione, “Tecniche perfette”. Non mi sono fatto sfuggire nemmeno quella occasione e sono riuscito a qualificarmi. Per questo genere di eventi mi chiamano spesso, grazie agli Young Rascalz sono anche salito sul palco dello scorso Bordafest che ha riscosso tantissimo successo e per me è stato molto emozionante. M’è presa proprio bene”.
E dopo il grande successo al Summer Festival dei mostri del rap come Fedez e J.Ax, in attesa del nuovo Ep, chissà se in futuro il team di D’Alessandro e Galli non faccia carte false per avere sul palco di Piazza Napoleone anche il famoso Matto.

Giulia Prete

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