La Wally di Catalani torna al Giglio dopo 25 anni

Chi lo ha detto che Lucca è solo la città di Giacomo Puccini? Dopo ben venticinque anni di assenza sul palcoscenico del Teatro del Giglio fa il suo grande ritorno una delle donne più celebri e ‘oscure’ della lirica: La Wally di Alfredo Catalani.
Un’opera estremamente bella ma anche complessa, quella del compositore lucchese, che andrà in scena venerdì (19 gennaio) alle 20,30 e domenica 21 alle 16 per la regia di Nicola Berloffa. Un doppio appuntamento che però non vedrà protagonista solo il teatro: saranno di fatti tre i giorni di iniziative dedicate ad Alfredo Catalani a cui parteciperà anche il Museo del castagno di Colognora di Pescaglia con la sua storica collezione dedicata al musicista. Gli eventi sono stati presentati questa mattina (17 gennaio) al Teatro del Giglio alla presenza del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, del sindaco del Comune di Pescaglia Andrea Bonfanti, del direttore artistico del Teatro Aldo Tarabella, dell’amministratore unico del Teatro Gianni Del Carlo, dell’assessore alla cultura Stefano Ragghianti, del celebre direttore d’orchestra Marco Balderi e di tutto il team degli artisti, tra cui il regista Nicola Berloffa e la protagonista, il soprano versiliese Serena Farnocchia.

La Wally ci trasporta nelle atmosfere gelide e innevate delle Alpi, un luogo di fatica, dolore, morte, gelosia e di contrasti sociali in cui la natura domina e condiziona il temperamento dei personaggi. Un’opera che non ha nulla a che vedere con le liriche di Puccini o di Mascagni ma che si avvicina al romanticismo tedesco mettendo in scena un turbine di emozioni dai toni ‘black’.
“Sono ben venticinque anni che la Wally non viene rappresentata al Giglio – spiega Gianni Del Carlo – Un’opera che ha richiesto un grandissimo impegno non sono per la messa in scena ma anche per la complessità dell’allestimento. Un’opera difficile che però permetterà di valorizzare la figura del genio di Alfredo Catalani, ritenuto sempre il ‘fratello minore’ di Puccini. Credo e spero che riceva tantissimo successo”.
“E’ un grande orgoglio per noi portare in scena un’opera così difficile – dice il direttore artistico Aldo Tarabella – Catalani e Puccini sono due mondi, due sfere musicali completamente diverse, e sono profondamente orgoglioso che La Wally salga nuovamente sul palco. L’opera è stata messa insieme da tante forze, prodotta quasi esclusivamente da artisti del nostro territorio. Grande lavoro, grande fatica, un grande cast ma anche tante soddisfazioni – continua Tarabella – trovo impossibile che ci siano ancora posti vuoti, questo è un evento praticamente imperdibile. La città deve partecipare”.
E della complessità dell’opera ne sanno qualcosa gli attori e soprattutto il direttore d’orchestra: “Ho studiato La Wally con tensione e profondità per almeno quattro mesi – spiega Balderi – Non si tratta di una composizione verista, ci sono acuti molto potenti e note quasi ‘esagerate’, una grandissima ricchezza musicale da cui si percepisce la solitudine della donna e l’estremo romanticismo dell’insieme”.
“Per noi è un doppio onore portare in scena questo titolo – spiega il regista – La Wally è stata una scoperta meravigliosa, è una delle tante opere che si pensa di conoscere ma che in realtà non si conoscono affatto. Ci siamo addentrati in questo materiale nuovo con un’estrema modernità del linguaggio: ciò che mi ha colpito di più – continua Berloffa – è stato leggere tra quelle righe quasi un linguaggio cinematografico, un linguaggio di un’epoca ancora da venire. Inquadrature, montaggio, quest’opera mi ha veramente entusiasmato. Un dramma coperto di neve ma che dentro ribolle di sangue e di voglia di vendetta”.
Una personalità oscura, quella di Wally, che ha faticato un po’ a trovare chi la rappresentasse. “Ci ho pensato tanto prima di accettare la parte – spiega la soprano Serena Farnocchia – questo personaggio è stato portato in scena da grandi voci e un po’ mi sono spaventata. Il ruolo nasconde molte sfaccettature ed è sicuramente l’opera più difficile a cui io abbia mai lavorato. Ma non solo io sono stata messa a dura prova: in realtà non esiste un protagonista, tutti sul palco sono importanti allo stesso modo e anche il coro rappresenta un personaggio. E’ un’opera estremamente difficile anche da ascoltare – continua la ‘Wally’ – bisogna entrarci dentro con attenzione, ma regalerà sicuramente grande entusiasmo”.
Gli eventi. Riportare il capolavoro di Catalani a Lucca è l’occasione per il Teatro del Giglio di offrire l’opportunità di approfondire la conoscenza di un grande artista e un talento di primo piano: nel ridotto del teatro, è allestita una mostra con i materiali provenienti dalla Sala Catalani ospitata dal Museo del Castagno di Colognora di Pescaglia.
“Portare la nostra mostra al Giglio per noi è un grande onore – spiega il sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti – i piccoli gioielli devono essere messi a disposizione di tutti”.
In preparazione alla messa in scena di Wally, nello stesso ridotto, è in programma alle 18 di venerdì 19 gennaio (ingresso libero) la presentazione dell’opera al pubblico con Guido Barbieri, critico musicale di Repubblica e Radio Rai 3. Da ricordare inoltre due altre iniziative legate ad Alfredo Catalani: domani (18 gennaio) alle 18,30 alla Foresteria dell’Associazione Industriali (Palazzo Bernardini) evento a cura del Rotary Club Lucca, la presentazione del libro di Paolo Petronio Alfredo Catalani, intervengono l’autore e il maestro Gianfranco Cosmi; sabato 20 gennaio alle 21 al Teatro San Girolamo il monologo teatrale A servizio, di Valerio Aiolli, interpretato dall’attrice Ornella Grassi, regia di Sergio Ciulli, il racconto di un personaggio femminile apparentemente minuscolo ma dotato di una forza vitale tenace e a suo modo grandiosa, accompagnato dalle note di “Ebben n’andrò lontana”, la più celebre aria del personaggio di Wally.
Il cast. Il cast di questa Wally celebra le radici lucchesi di Alfredo Catalani con un cast che è la dimostrazione della fecondità artistica e musicale delle sue terre, a partire dal direttore d’orchestra Marco Balderi, che, iniziando da bambino i suoi studi musicali all’Istituto Boccherini, hai poi proseguito in una formazione a fianco dei maggiori direttori d’orchestra (Abbado, Chailly, Giulini, von Karajan, Levine, Mehta, Sawallisch) e in una carriera internazionale che lo ha portato a dirigere oltre 90 orchestre in tutto il mondo. Al Giglio, Balderi interpreta Wally come un’”opera coraggiosa ed originalissima, dove Catalani supera le forme chiuse proiettandosi nel futuro, con una partecipazione dell’orchestra straordinaria, dai mille colori”. Interpreta il ruolo di Wally in questo allestimento il soprano versiliese Serena Farnocchia, che dopo il suo debutto giovanissima sul palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano come Donna Anna diretta da Riccardo Muti, ha inanellato successi internazionali nei maggiori palcoscenici del mondo, dal Liceu de Barcelona all’Opernhaus di Zurigo, alla San Francisco Opera e trova in questa Wally lucchese l’occasione di debuttare questo prestigioso ruolo. Al suo fianco il tenore Zoran Todorovich, nel ruolo di Giuseppe Hagenbach di Sölden, artista di casa in teatri quali Deutsche Oper di Berlino, Teatro Real di Madrid e Wiener Staatsoper, una delle voci tenorili più interessanti della sua generazione. Con loro, i giovani e talentuosi Marcello Rosiello, baritono (Vincenzo Gellner), Paola Leoci, soprano che interpreta en-travesti il ruolo di Walter, amico di Wally, Irene Molinari, mezzosoprano (Afra), Graziano Dallavalle, basso (Pedone di Schnals). Lucchese anche l’interprete del ruolo di Stromminger padre di Wally, il basso Francesco Facini. La parte strumentale è affidata all’Orchestra Filarmonica Pucciniana, il coro è il Coro del Festival Puccini preparato dal maestro Elena Pierini. Scene di Fabio Cherstich, costumi Valeria Donata Bettella, luci Marco Giusti, per una coproduzione tra Teatro del Giglio, Fondazione Teatri di Piacenza, Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Pavarotti di Modena. Quindi che dire, bentornata Wally!
Per tutte le informazioni relative a prenotazioni e acquisti biglietti: biglietteria del Teatro del Giglio, 0583465320, biglietteria@teatrodelgiglio.it

Giulia Prete

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