Emigrazione lucchese in Sud Africa, si presenta il libro

I mille volti dell’emigrazione lucchese rilevano aspetti originali e significativi da un punto di vista della conoscenza storica; è il caso dell’emigrazione lucchese in Sudafrica. Emigrazione modesta per numero – almeno rispetto a quella transoceanica – ma estremamente complessa per gli stetti legami con le fasi della colonizzazione di questo Paese da parte delle potenze europee e i conflitti sociali ed interetnici che caratterizzarono gli ultimi 150 anni della sua storia.

E’ questo il tema del libro di Donatella Benedetti Da Lucca al Capo di Buona Speranza, Storie e vicende dell’emigrazione italiana e lucchese in Sudafrica (volume 9 dei Quaderni della Fondazione Cresci per la storia dell’emigrazione italiana) che sarà presentato domani (17 marzo) alle 17 nella sala Tobino di Palazzo Ducale dal professor Zefiro Ciuffoletti dell’Università di Firenze.
Il lavoro di ricerca analizza la presenza dei lucchesi, invero limitata nel periodo prima della seconda Guerra Mondiale, in questa terra. Emigranti che videro in Sudafrica l’opportunità per dare vita ad attività imprenditoriali nella produzione e nel commercio di prodotti agricoli, nel settore edilizio e delle grandi opere pubbliche e, più in genere, della fornitura di servizi, sapendo cogliere le opportunità offerte dallo sviluppo economico, legate anche allo sfruttamento delle immense risorse minerarie.
Il libro si avvale di documenti conservati negli archivi del Ministero degli Esteri, del Centro di documentazione dell’associazione Lucchesi nel Mondo, depositaria dei fascicoli del premiati dell’iniziativa “Lucchesi che si sono distinti all’estero”, dell’archivio della Fondazione Paolo Cresci, ma anche di testimonianze dirette o comunque molto vicine a noi di protagonisti di questa avventura nelle lontane terre africane. L’autrice ha infatti svolto un prezioso lavoro di raccolta di interviste, che riporta in appendice del libro Testimonianze che devono essere lette in parallelo con le vicende del Paese africano, fra colonialismo, guerra, campi di prigionia, apartheid ed infine il difficile percorso per la democrazia.
Interverranno alla presentazione, oltre al professor Ciuffoletti, Alessandro Bianchini, presidente della Fondazione Paolo Cresci, Ilaria del Bianco presidente dell’associazione Lucchesi nel Mondo e Oriano Landucci presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca grazie al cui contributo è stato possibile pubblicare questo lavoro che si distingue sia per i caratteri scientifici che per l’originale chiave di lettura di questo aspetto dell’emigrazione lucchese.

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