Un’artista dal Tajikistan espone a LuccaLibri

Di nuovo una mostra decisamente inconsueta al caffè letterario “LuccaLibri”:il 20 maggio (alle 11), ecco infatti la personale di Muj Muhabbat-Muji Nurhonova. Questa volta l’eclettico graphic designer Maurizio Della Nave porta ad esporre, dunque, un’artista proveniente dal Tajikistan, continuando in tal modo a proporre presenze artistiche sempre molto particolari e di notevole impatto nello spazio sempre più multiculturale di LuccaLibri. Infatti, dopo gli ultimi eventi di grande successo da lui organizzati, come i lavori metallici di Marco Graziotti, le irresistibili tavole disegnate da Fabio Magnasciutti, le musiche improvvisate di ManzaNera, arrivano adesso anche i lavori in legno e pietra di Muji.
Muhabbat-Muji Nurhonova. L’artista nasce a Kulāb (Tajikistan), figlia di un pittore esponente e custode delle tradizioni artistiche decorative del Tajikistan, e cresce nel mezzo ai moltissimi murales in mosaico caratteristici dell’arte pubblica della sua città. A diciassette anni si trasferisce a Mosca e circa dieci anni dopo ad Amsterdam.

Studia alla Gerrit rietveld academie dove si laurea in belle arti. Dopo la formazione in un istituto artistico focalizzata soprattutto sull’arte concettuale, sente il richiamo verso un lavoro maggiormente manuale e con materie naturali. Ciò la porta verso la creazione di opere usando colori, argilla, pietre, sviluppando in tal modo la passione per il mosaico. Seguendo questo percorso inizia a realizzare lavori usando diversi materiali (pietre preziose, cocci rotti, sassi raccolti in spiaggia e sul letto dei fiumi). Volendo anche approfondire maggiormente su tecniche tradizionali, segue una intensiva formazione tematica sull’arte del mosaico bizantino alla Mosaic art school di Luciana Notturni a Ravenna, lavorando anche a Firenze ed in altre città. 
I lavori originali di Muji presentati a LuccaLibri (nella sua prima mostra ufficiale in Italia) sono di due tipologie. Una serie è principalmente composta da motivi decorativi (fiori, alberi, figure femminili) ed esprimono una energia vitale gioiosa e giocosa. Questi lavori sono composti principalmente con sassi colorati provenienti da spiagge italiane e pietre preziose e semi-preziose d’origine brasiliana. L’altra serie è più narrativa, composta con sassi scelti per le loro forme che suggeriscono caratteri. Questi lavori costituiscono raccont” poetici ed umoristici. I sassi sono stati ricercati e raccolti sulle sponde e sul fondo di laghi e fiumi in giro per l’Italia. La mostra resta aperta dal 20 maggio al 2 giugno.

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