A palazzo Ducale il ricordo della strage dei Georgofili

La strage dei Georgofili: età media 21 anni è l’emblematico titolo dell’iniziativa in programma mercoledì (23 maggio) in sala Tobino a palazzo Ducale dalle 10 in occasione del 25esimo anniversario della strage di Firenze del 1993. Protagonista dell’incontro sarà Teresa Fiume, zia di Nadia e Caterina Nencioni (le due bambine che persero la vita nella strage) che porterà la sua testimonianza diretta. Interverrà inoltre il professor Gianluca Fulvetti, storico e docente all’Università di Pisa, nonché membro dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea. Fulvetti inquadrerà lo stragismo mafioso che vide il suo apice nel biennio 1992-1993. L’iniziativa – rivolta alle scuole ma aperta anche a tutta la cittadinanza – è promossa dal presidio di Libera Giuliano Guazzelli, dalla Provincia e dal Comune di Lucca, dalla Scuola per la Pace e dall’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea.

È questa una data significativa per il Paese, in quanto il 23 maggio è anche l’anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta. A 25 anni di distanza, gli organizzatori dell’iniziativa ritengono necessario che le giovani generazioni conoscano i fatti, così gravi e determinanti per la storia del nostro Paese e che attraverso la conoscenza dei fatti si rendano conto di quanto sia importante sconfiggere le organizzazioni criminali che, in forme anche nuove, ancora oggi inquinano gravemente la nostra società e la nostra economia. Focalizzare il ricordo sull’età delle vittime di via dei Georgofili significa sottolineare la falsità di quel codice d’onore che la mafia stessa, in particolare Cosa nostra, si è preoccupata di diffondere, cioè che la mafia “non tocca donne e bambini”.
Nella strage del 27 maggio 1993, avvenuta nella pieno della notte a Firenze per l’esplosione di un’autobomba collocata nei pressi della Galleria degli Uffizi, in via dei Georgofili, morirono nel crollo della Torre dei Pulci, sede dell’Accademia dei Georgofili, la custode Angela Fiume, di 36 anni, suo marito Fabrizio Nencioni, di 38 anni, le loro figlie Nadia, di 8 anni e mezzo, e Caterina, di soli 50 giorni. A seguito delle gravi ferite riportate nell’incendio che distrusse appartamenti vicini alla torre, morì anche lo studente Dario Capolicchio, di 22 anni, una delle quaranta persone rimaste ferite nell’attentato. L’esplosione danneggiò gravemente numerose opere d’arte degli Uffizi e alcuni dipinti andarono persi per sempre. A Firenze, Cosa nostra rinnovò la stagione stragista iniziata il 23 maggio a Capaci e portò l’attacco allo Stato fuori dalla Sicilia, prendendo come obiettivo il patrimonio artistico nazionale.
Esattamente due mesi dopo la strage di Firenze, il 27 luglio, esploderà a Milano un’altra autobomba, collocata in Via Palestro di fronte al Padiglione di arte contemporanea, con gravi conseguenze sul Padiglione stesso, sui dipinti lì conservati, sulla vicina Galleria d’arte moderna, e ancora una volta con un tragico esito di morte: resteranno uccise cinque persone.
Sabato e domenica (26 e 27 maggio) alla casermetta San Paolino sulle mura si terrà inoltre un’esposizione di opere sul tema della strage di via dei Georgofili, in collaborazione con La casa dei diritti dei bambini.

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