Salute della donna, in tanti all’incontro aperto del congresso Aiug al Real Collegio

Importanti messaggi all’insegna della prevenzione, dell’informazione e della continuità ospedale-territorio sono emersi dall’incontro pubblico che si è svolto oggi (26 maggio) nella sede del Real Collegio di Lucca, con l’organizzazione dell’Associazione italiana di urologia ginecologica e del pavimento pelvico – in collaborazione con Coldiretti ed altre associazioni nazionali e dell’ambito provinciale – in occasione del 27esimo Congresso nazionale Aiug che ha richiamato a Lucca oltre mille professionisti provenienti da tutta Italia.

La tavola rotonda ha chiuso tre giornate di intenso lavoro, con tavole rotonde, letture e video/live surgery. Una vetrina molto importante, tra l’altro, per la città di Lucca, che è stata molto apprezzata da tutti i partecipanti. Una sede voluta da Gian Luca Bracco, presidente del Congresso, da 10 anni direttore della struttura di ginecologia ed ostetricia di Lucca.
Nell’incontro di oggi (26 maggio) sono stati affrontati i problemi legati alla salute della donna ed in particolare quello dell’incontinenza urinaria, una patologia “benigna” ma che interessa almeno 3 milioni di donne in Italia e che incide pesantemente sulla loro qualità della vita.
Il problema è che – come è stato evidenziato nella tavola rotonda – molte donne, spesso per vergogna, non parlano di questi argomenti oppure, se trovano la forza di farlo, non sanno a chi rivolgersi e quali sono i possibili rimedi. E’ stata poi ribadita l’importanza della prevenzione, anche attraverso l’adozione di corretti stili di vita, e la necessità di “fare rete” da parte di tutti gli attori in gioco.
In una prima parte, più di carattere nazionale, hanno parlato – oltre a Bracco – il segretario scientifico Aiug Mauro Cervigni ed il presidente uscente Aiug Gennaro Trezza; per la Federazione nazionale collegi ostetriche sono intervenute la vicepresidente nazionale dell’Ordine Silvia Maria Vaccari e le due presidenti interprovinciali per la Toscana Antonella Cinotti e Martha Traupe e la coordinatrice del team ostetriche pavimento pelvico (Topp) Antonella Cavalieri.
La campagna in atto, portata avanti anche nelle piazze e nei mercati insieme ad Aiug, per informare e sensibilizzare la cittadinanza sulla problematica, è stata illustrata dalla rappresentante dalla Coldiretti Marina Fruzzetti. Di alcuni rimedi a disposizione contro l’incontinenza urinaria hanno poi parlato le ostetriche Paola Cucchiararo di Massa e Monica Masoni dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana.
Nella seconda parte della tavola rotonda, su argomenti locali, sono quindi intervenuti, insieme ai rappresentanti degli organi d’informazione: l’assessore alle politiche formative e di genere del Comune di Lucca Ilaria Vietina , il vicesindaco di Capannori Silvia Amadei, la responsabile dei presidi ospedalieri di Lucca e Valle del Serchio Michela Maielli, il responsabile delle attività sanitarie di comunità per la Zona distretto di Lucca Marco Farnè, il rappresentante dell’attività consultoriale della Piana di Lucca Andrea Angelucci, il docente dell’istituto di istruzione superiore N.Machiavelli-Civitali Stefano Poggeschi (erano presenti anche alcuni studenti della scuola).
Per le associazioni del territorio hanno partecipato alla discussione la presidente dell’associazione La Città delle Donne Daniela Grossi e Fabrizia Vornoli Leone, di Lega consumatori e membro del Gart – Gruppo accademia del cittadino della Regione Toscana.
Nel corso dell’incontro il presidente del congresso Gian Luca Bracco, insieme al segretario scientifico Aiug Mauro Cervigni, ha presentato i risultati di un questionario sull’incontinenza eseguito sulla popolazione italiana, che ha confermato la difficoltà della donna a parlare di questa problematica, perfino con il proprio medico di famiglia.
E’ inoltre emerso che è fondamentale arrivare a costituire una rete uro-ginecologica sempre più efficace, per fornire risposte sanitarie adeguate su una problematica seria, da non sottovalutare. I pannoloni, che vengono molto pubblicizzati – hanno sottolineato i professionisti – devono essere utilizzati solo quando non c’è altra scelta e non come soluzione per tutte le persone incontinenti. Tutte le donne devono quindi essere educate e poter accedere alle terapie più adeguate alla propria specifica situazione: esistono trattamenti non necessariamente chirurgici, come ad esempio un laser presente a Lucca (ed in poche altre strutture pubbliche in Italia) che permette di curare molte forme di questa patologia. Insomma i rimedi ci sono e vanno dai farmaci alla riabilitazione del pavimento pelvico fino, eventualmente, agli interventi chirurgici. Della questione – si è detto – si è occupato recentemente anche l’accordo Stato Regioni con un documento tecnico di indirizzo, che prevede la costituzione in ogni Regione di una rete di centri per la prevenzione, diagnosi e cura dell’incontinenza di primo, secondo e terzo livello.
Secondo l’accordo l’incontinenza urinaria rappresenta una condizione clinica che compromette la qualità della vita con una restrizione della partecipazione alla vita sociale e, nel caso di persone non autosufficienti, aumenta significativamente il carico di lavoro per i caregivers. E’ quindi necessario organizzare una vera e propria rete di servizi, con il compito di “intercettare” la paziente uroginecologica ed anche di condividere protocolli diagnostici e terapeutici. Di questa rete devono far parte ostetriche, consultori, medici di famiglia ed anche farmacie.
L’Aiug fa parte del tavolo nazionale che stabilirà come realizzare in concreto questi centri di primo, secondo e terzo livello e la strada indicata dall’accordo Stato Regioni è sicuramente importante per definire un percorso in cui sia chiaro come può essere diagnosticata e trattata l’incontinenza. Dalla tavola rotonda è emersa inoltre l’importanza della prevenzione e dell’informazione verso la cittadinanza sui disturbi legati all’incontinenza e al prolasso, disturbi che spesso risultano silenti per imbarazzo e disinformazione.
Per questo sono sicuramente utili le giornate di sensibilizzazione rivolte al pubblico – come quelle organizzate da Aiug insieme a Coldiretti – con l’obiettivo di informare, prevenire ed anche divulgare le cure disponibili per le disfunzioni degli organi uro-genitali e del pavimento pelvico.

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